Il regista Tony Scott, fratello di Ridley, si è suicidato
Il regista e produttore cinematografico Tony Scott, fratello di Ridley, si è suicidato lanciandosi da un ponte di Los Angeles. Al momento non sono state rese note le motivazioni di tale gesto ma, dopo poco tempo dall’accaduto, è stato trovato un messaggio d’addio nel suo studio. La famiglia Scott ha però chiesto l’assoluto riserbo e rispetto per la vicenda. Secondo le prime ricostruzioni, avvenute grazie alla testimonianza di alcune persone del posto, il regista ha parcheggiato la sua auto sul Vincent Thomas Bridge di San Pedro, poi si è arrampicato per superare le protezioni e si è lanciato nel vuoto verso le 12:30, ora locale. Il corpo è stato recuperato quasi 3 ore dopo dalle forze dell’ordine.
La polizia ha dichiarato che al 90% si tratterebbe di suicidio, anche se, ovviamente, la cautela in questi casi è d’obbligo e si aspettano i risultati dell’autopsia. Il regista lascia la moglie Donna e i due figli gemelli a cui era legatissimo e con i quali non aveva nessuno tipo di problema ultimamente. Tony Scott è soprattutto noto, in campo cinematografico, per il suo stile ipercinetico e patinato. Tra i suoi film di maggior successo vanno ricordati: “Top Gun” (1986) che lanciò definitivamente Tom Cruise nell’Olimpo hollywoodiano, “Revenge – Vendetta”(1990), con Kevin Costner, “Nemico pubblico” (1998), con Will Smith, “Spy Game” (2001), con Brad Pitt e Robert Redford, “Man on Fire”(2004), “Déjà vu – Corsa contro il tempo”(2006), “Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana” (2009) e “Unstoppable – Fuori controllo”, con il suo amico Denzel Washington.