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Il ritorno di Casagrande a teatro: “La risata vuota non ci interessa” (VIDEO)

Maurizio Casagrande negli studi di fanpage.it per presentare “Anche l’occhio vuole la sua parte”, spettacolo in scena al Teatro Delle Palme di Napoli fino al 14 aprile, dal 18 al 28 aprile al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, dal 9 al 12 maggio al Teatro Diana di Napoli.
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L'attore partenopeo negli studi di fanpage.it per presentare "Anche l'occhio vuole la sua parte", spettacolo in scena fino al 14 aprile al Teatro Delle Palme di Napoli, dal 18 al 28 aprile al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, dal 9 al 12 maggio al Teatro Diana di Napoli.

"Anche l'occhio vuole la sua parte", un vecchio proverbio, ma anche una divertente commedia corale che pone l'accento, con composta ironia, l'eterna contrapposizione tra apparire ed essere, portata al suo limite più estremo da un mondo che, spesso, è dedito esclusivamente all'effimero. Questa è la commedia scritta, a sei mani, da Michele Caputo, Francesco Velonà e Maurizio Casagrande, ed è proprio il popolare attore ad essere ospite negli studi di fanpage.it, per parlare dello spettacolo che lo vede anche come interprete e regista. La storia è quella di Mario, intepretato appunto da Maurizio Casagrande, un professore precario che abita a casa di Massimo (Arturo Sepe), un amico che, senza neanche conoscerlo, gli ha prestato l'appartamento, dopo essere stato messo fuori casa da Silvia (Floria Vona), sua moglie che lo ha tradito. Mario, che di Silvia, è ancora innamorato, tenterà il suicidio, ma sarà l'amico d'infanzia Emilio (Michele Caputo) a salvarlo. Inizia così un percorso di recupero, cercando di perdere quell'ansia di vivere con quel pesante fardello, quello di chiedersi gli altri, cosa pensano di noi! Sarà l'arrivo di Simona (Tiziana De Giacomo) a mischiare le carte sul tavolo, a capovolgere i punti di vista.

Lo spettacolo, vincitore del Premio Albatross 2011, riesce a far ridere con gusto, senza però dimenticare il ruolo importante di un'opera teatrale: lasciare agli spettatori un messaggio positivo, meglio essere, piuttosto che apparire. Nel cast c'è anche una partecipazione straordinaria, la voce fuori campo di Pippo Pelo, nei panni di un misterioso dottore che, nel corso della commedia, avrà un ruolo importante per l'evoluzione della storia di Mario. Lo spettacolo è in scena fino al 14 aprile al Teatro Delle Palme di Napoli, dal 18 al 28 aprile è al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, ultime repliche, prima di una stagione estiva da confermare, previste dal 9 al 12 maggio al Teatro Diana.

"Attore per caso, nasco batterista". E' stata anche l'occasione per fare il punto sulla carriera di Maurizio Casagrande, figlio del grande Antonio, ma fondamentalmente attore per caso.

Si, perché studiavo batteria al Conservatorio, pur non avendo mai conseguito il famigerato "pezzo di carta". Sono fatto così, le cose non le riesco mai a completarle. Fu per caso che mi avvicinai al teatro, in fondo non ho mai voluto essere "il figlio di". Ho costruito la mia carriera, allontanandomi da mio padre, pur avendolo fisicamente sempre vicino. Ed è bello oggi, vedere che il pubblico scopre solo oggi, o lo ha scoperto in seguito, nel corso della mia carriera, che io fossi il figlio di Antonio Casagrande.

Il sodalizio con Salemme e Buccirosso. Molti fan si chiedono ancora se quel grande gruppo di lavoro che è stato Salemme-Buccirosso-Casagrande (e Paone quarto elemento), ritornerà mai insieme per un film, oppure per uno spettacolo teatrale. Lui spiega:

Non ci sono motivi per cui il ritorno insieme non accada, bisogna trovare i motivi per cui questo ritorno accada. Il punto è che non bisogna commettere l'errore di considerare quel periodo come un gruppo, non lo eravamo. Aldo, Giovanni e Giacomo sono un gruppo, noi siamo stati un capocomicato. Vincenzo Salemme era il regista e scrittore, noi eravamo i suoi scritturati. E' giusto, ad un certo punto, che ognuno poi, vada a cercare la propria identità.

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