Il ritorno di Ciro Di Marzio l’immortale, le ipotesi di vita e di morte alla fine di Gomorra 3
Ciro Di Marzio è vivo. Nel trailer de "L'Immortale", pubblicato in anteprima esclusiva su Fanpage.it, è svelato il colpo di scena. Dopo il colpo di pistola che gli ha sparato l'amico fraterno Genny Savastano (Salvatore Esposito), ritroviamo il corpo di Ciro (Marco D'Amore) su una barella mentre una voce fuori campo, quella di Don Aniello (Nello Mascia), dice: "Allora è vero quello che si dice, l'Immortale non lo uccide nessuno". Si innescò un vero e proprio tormentone alla fine di Gomorra 4, quando Sky mandò in onda un primo teaser in cui Ciro Di Marzio muoveva le braccia mentre il suo corpo affonda nelle acque scure del Golfo di Napoli. E così, il desiderio del grande pubblico, considerato fino a ieri solo come una leggenda metropolitana, diventa realtà. E allora, in attesa dell'uscita del film al cinema dal 5 dicembre 2019, ripercorriamo le tappe principali del percorso narrativo di Ciro Di Marzio.
Ciro Di Marzio nella prima stagione
Ciro Di Marzio, l'Immortale. Perché non muore mai. Personaggio liberamente ispirato al boss degli Scissionisti di Secondigliano Genny Marino detto ‘O McKay, nella prima stagione lo vediamo parte del clan di Don Pietro Savastano (ispirato al boss di Scampia e Secondigliano, Paolo Di Lauro). Sposato con Deborah, ha una figlia Maria Rita. È un uomo la cui fedeltà ai Di Lauro vacilla quando, impegnato in un raid che si rivelerà essere suicida, perderà la vita il suo mentore, Attilio ‘o Trovatello (Antonio Milo). La successione di Genny Savastano a Don Pietro, finito agli arresti, finirà per spingerlo verso una alleanza con l'acerrimo nemico dei Di Lauro, Salvatore Conte (Marco Palvetti). L'Immortale disseminerà zizzania tra i clan, usando un giovane meccanico per l'uccisione del braccio destro di Salvatore Conte. Il conflitto si inasprisce quando la madre di Genny, Donna Imma (Maria Pia Calzone), rinfaccia il tradimento a Ciro Di Marzio. Uccisa la donna, Di Marzio proporrà l'alleanza a Salvatore Conte.
Ciro Di Marzio nella seconda stagione di Gomorra
Nella seconda stagione, Ciro compie il delitto più efferato. Uccide sua moglie Deborah, che ormai è sul punto di denunciare tutto alle forze dell'ordine. Ora che è arrivato in cima, nessuno può interferire, neanche la donna che ha dato alla luce sua figlia. Ma le sue trame non finiscono qui. Girerà le spalle anche a Salvatore Conte, uccidendolo e diventando così il nuovo leader della nuova alleanza. Don Pietro, uscito dal carcere, è intenzionato a vendicarsi, sferrando attacchi decisivi ai nuovi membri del "consorzio" messo in piedi da Ciro Di Marzio. Moriranno tutti. Ciro resta solo. Muore anche Maria Rita, uccisa da Malammore per ordine di Don Pietro. Sarà proprio Gennaro Savastano a offrire una nuova opportunità all'Immortale, deciso a sbarazzarsi dell'ingombrante figura di suo padre. Così, quando il boss esce dalla cappella in cui è sepolta sua moglie, Donna Imma, Ciro gli si para davanti e lo uccide.
Ciro Di Marzio nella terza stagione di Gomorra
Dopo aver ucciso anche Malammore, vendicando così Maria Rita, Ciro Di Marzio si recherà all'estero, in Bulgaria alle dipendenze di un boss di Sofia. L'arrivo di un gruppo di criminali emergenti da Napoli, di cui Enzo Sangue Blu (Arturo Muselli) è il capo, insospettisce Ciro. Scopre infatti che Mladen, figlio del boss bulgaro, sta cercando di incastrare Di Marzio al fine di farlo risultare un traditore agli occhi di suo padre. Così, uccide prima il boss e poi suo figlio e fa ritorno a Napoli unendosi a Gennaro e per riprendere il controllo di Scampia. Poi, la svolta nel finale di stagione. Quando Ciro, Gennaro e Sangue Blu si ritrovano su uno yacht apparentemente per festeggiare una nuova alleanza, il boss degli emergenti vuole uccidere Genny Savastano, ritenuto colpevole della morte di sua sorella Carmela. Si completa quindi la redenzione di Ciro Di Marzio con il suo sacrificio, addossandosi colpe che non sono sue. Sangue Blu consegna la pistola a Gennaro, il quale è costretto a uccidere l'amico ritrovato e a gettare il cadavere in fondo al mare.