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Il trailer di “50 sfumature” sotto accusa: “Promuove la tortura come pratica gratificante”

Il trailer del film “50 sfumature di grigio” sta generando non poche polemiche in America, dove il Porn Harms Action Centre ha già mosso enormi accuse contro un trend cinematografico reo di promuovere la tortura come pratica sessuale gratificante e la violenza domestica come normalità affettiva.
A cura di Eleonora D'Amore
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Il trailer del film 50 sfumature di grigio ha destato decisamente molto interesse a livello mondiale, ma allo stesso tempo non poteva esimersi dal generare feroci polemiche. A muoversi su questo fronte i principali siti conservatori americani e, in particolar modo, il Porn Harms Action Centre, che è partito all'attacco con forti dichiarazioni. Il film si sarebbe fatto promotore dello "stupro e della violenza sessuale che sta permeando la nostra società", nonché starebbe fuorviando gli animi più deboli verso il concetto di "tortura come una pratica sessualmente gratificante" alimentando "la violenza domestica, in particolare la violenza contro le donne". In una dichiarazione sul sito Porn Harms Action Centre, si legge: "Il film promuove la tortura come una pratica sessualmente gratificante e normalizza la violenza domestica, in particolare la violenza contro le donne".  Ma non solo, l'attacco alla pellicola, in uscita il prossimo febbraio, nel 2015, è ancora più ampio e diventa di carattere più generale:

Con la popolarità di questo libro, gli opinion-maker tradizionali (come Oprah, il Today Show e Broadway), stanno dicendo al pubblico (soprattutto ai giovani) che l'umiliazione, il degrado e la tortura nel sesso sono normali e incitano a provare

"Vogliamo che i nostri figli diventino dei Christian Greys?"

Potrebbe essere un duro colpo alla pellicola che, con il solo trailer, ha registrato circa 40 milioni di visualizzazioni nella prima settimana d'uscita, diventando il trailer più visto del 2014. A rincarare la dose è Alba Hawkins, direttore esecutivo dell'organizzazione, che ha aggiunto: "Vogliamo davvero che i nostri figli diventino Christian Greys, praticando una mascolinità violenta che degrada gli uomini così?". La polemica nasce proprio dal trailer, caratterizzato dalla bellissima e ancora introvabile colonna sonora di Beyonce, una "Crazy in love" completamente rivisitata, un trailer che ha già cominciato a suscitare scandalo. Continua la Hawkins: "Sembra una normale storia d'amore, il fatto che hanno tagliato gli ultimi secondi, semmai, potrebbe risultare fuorviante perché non si capisce veramente di cosa parla questo film se non si vanno a leggere le recensioni o il libro stesso". Insomma, se la quantità di polemiche generate corrisponde spesso ad un proporzionale successo, "50 sfumature di grigio" promette già di avere un effetto dirompente, visto lo smottamento provocato nella sola prima settimana.

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