Il vero Rocky torna al cinema
Tutti abbiamo impressa nella memoria la saga di Rocky, iniziata nel 1976 con il primo film della serie, diretto da John Avildsen e realizzato dopo che per anni Sylvester Stallone aveva rotto inutilmente le scatole a tutti i produttori proponendo la sua sceneggiatura, e proseguita fino ai giorni nostri, attraverso sei episodi, di cui l'ultimo, Rocky Balboa, decisamente fuori tempo massimo, eppure perfino commovente nel tratteggiare la figura di un Eroe ormai vecchio e stanco, ma ancora in grado di regalare emozioni.
Forse non tutti sanno che per scrivere la storia del primo film, Stallone si ispirò a un pugile realmente esistito, Chuck Wepner, peso massimo nato nel New Jersey che ebbe una vita a dir poco travagliata, e nonostante questo riuscì a vincere 35 incontri su 51 nella sua carriera, e ad affrontare campioni del calibro di George Foreman e Muhammed Alì.
Ora sembra la storia di Wepner possa ritrovare nuova vita cinematografica. Liev Schreiber, compagno di Naomi Watts, regista di Ogni cosa è illuminata, e attore in numerose pellicole che ben ricordiamo, tra cui X-Men le origini: Wolverine, e prima la trilogia di Scream, Hurricane con Denzel Washington, e The Manchurian Candidate di Jonathan Demme, ha infatti dichiarato a Mtv di voler raccontare la favola del pugile, in modo più veritiero di quanto fatto da Stallone. Un progetto sulla carta abbastanza affascinante, sempre che Schreiber riesca a fornire davvero nuovi spunti filmici a un personaggio che, per colpa o merito di Stallone, già conosciamo ampiamente.
Alessio Gradogna