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In Thailandia il cinema riparte: vietate le scene di baci, sesso e contatti tra gli attori

Il vice segretario alla cultura Yupha Thawiwattanakit Bowon rende noto un protocollo che le produzioni dovranno rispettare per tornare a girare film. Misure restrittive per le scene, coi film che dovranno essere ripensati per evitare ogni tipo di contatto tra gli attori. Niente baci, sesso e scene di scontro fisico.
A cura di Andrea Parrella
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In Thailandia si tornano a girare film, ma senza scene di sesso, lotta o altre cose che prevedano contatti tra gli attori. È questa la misura adottata per permette all'industria di ripartire, evitando la diffusione del contagio da coronavirus, che negli ultimi mesi ha completamente stravolto gli equilibri del mondo intero.

Le misure del governo anti Covid-19

Come riporta il Guardian, il governo locale ha dato istruzioni alle società di produzione affinché tutti i lavori vengano adattati alle logiche del distanziamento sociale. Le istruzioni del vice segretario alla cultura Yupha Thawiwattanakit Bowon prevedono altre misure come l'obbligo per le troupe di lavorare in spazi ampi e ventilati, in cui non siano presenti più di 50 membri della troupe, di cui tutti dovranno indossare una mascherina, tranne naturalmente quelli che lavorano davanti alla cinepresa. Ad ovviare al necessario distanziamento tra gli attori saranno gli effetti speciali e un uso particolare delle camere.

Distanziamento sociale e prevenzione

Anche le misure preventive avranno il loro peso. Per ripartire il cinema in Thailandia dovrà limitare al massimo i rischi e quindi sono previsti screening per gli attori e i membri della troupe in presenza di particolari sintomi del Covid-19, così come la costante igienizzazione dei locali e degli strumenti per la pulizia personale. Obbligatorio il metro di distanza tra le persone e la possibilità di tracciare i membri della troupe così da isolare possibili focolai.

Il coronavirus in Thailandia

Come accaduto qui in Italia, anche la Thailandia ha riaperto solo recentemente le sue città dopo un periodo di intenso lockdown che ha contribuito ad abbassare sensibilmente la curva dei contagi. In tutto sono 56 i decessi registrati fino ad ora, con un numero di casi poco superiore ai 3000.

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