Io Sono un Autarchico, l’esordio di Nanni Moretti, stanotte in Tv.
Stanotte alle 00.50 su Sky Cinema Italia, per chi possiede il decoder e l'abbonamento satellitare, appuntamento cinefilo interessante e gustoso, con Io sono un autarchico, debutto nel lungometraggio di Nanni Moretti, girato nel 1976. Dopo i primi cortometraggi utili a farsi le ossa, il regista romano con questo film reclutava perlopiù parenti e amici non attori, per realizzare un lavoro provocatorio, originale, grezzo, ma senz'altro già convincente.
In Io sono un autarchico, infatti, si vedono o si intuiscono già tantissime caratteristiche, tematiche, idee, ossessioni, che ricompariranno poi in tutto il cinema morettiano degli anni seguenti. Dal senso di smarrimento politico per una sinistra sempre più lontana dalla sua primaria identità alla solitudine giovanile che si trascina nel limbo faticando a trovare un vero scopo nella vita; dai sentimenti d'amore complessi e quasi impossibili alla critica di tanto cinema pseudo intellettuale; dall'autobiografismo puro al delirio della creazione artistica; e poi ancora, dai dolci (la sua adorata Nutella) alle scarpe, dalla satira alla controcultura, dal teatro alla musica, dallo sport alla rivoluzione del linguaggio.
Nella sua opera prima, Moretti mette dentro tutti gli ingredienti che formeranno la ricetta del suo cinema, li impasta e li amalgama in modo entusiasta, febbricitante, magari anche confusionario. Ne tira fuori un pasto dal gusto strano, per quei tempi assolutamente nuovo, destinato a fornire una nuova strada al cinema italiano, di cui il futuro regista di Ecce Bombo, Palombella Rossa, Bianca e Caro Diario diventerà un alfiere assoluto, come autore e anche produttore, tra l'amore di tanti e l'odio di alcuni, ma sempre convinto e dritto per la sua strada.
Alessio Gradogna