James Bond e remake di “Ben Hur”, il grande cinema si torna a girare a Roma
Il cinema italiano è sicuramente in una fase di passaggio, di cui non si conoscono perfettamente gli esiti, ecco la sola cosa certa. Quel che si sa è che i film presentati all'ultimo festival del cinema di Venezia vogliono dire qualcosa. Non esprimono esattamente uno stato di salute pieno, ma sicuramente, da parte dei registi e degli sceneggiatori, di iniziare a raccontare storie che i produttori, in generale, non avevano mai sposato a pieno. Esemplare in questo senso, è l'intervista di Pierfrancesco Favino di una settimana fa, in occasione della presentazione del suo primo film da produttore, oltre che protagonista, nell'ambito della quale ha definito essenziale l'apporto di prodotti come Gomorra ai fini di una sensibilizzazione del pubblico, così come dei produttori di cinema, ad accogliere storie più torbide, ma certamente guardate da punti di vista insoliti. Detto ciò, a contribuire nel dare un quadro dell'attuale situazione del cinema italiano, concorre senza dubbio anche lo stato della mostra del cinema di Venezia stessa, da molti definita come imbarcata in una inesorabile spirale di decadenza, subire i colpi del Festival di Toronto (ecco il programma di quest'anno).
Se però questa cosa può avere dei fini simbolici, va anche detto che l'immagine del cinema nostrano potrebbe anche essere connotata da una notizia che circola da diverse ore, secondo la quale nei prossimi mesi prenderanno vita proprio in Italia due grandi produzioni estere, a testimonianza del fatto che qualche cosa, presumibilmente, si starebbe muovendo: si tratta del 24esimo James Bond della storia, sempre impersonato da Daniel Craig ed anche del remake di uno dei kolossal più premiati della storia, Ben Hur. Ad annunciarlo con soddisfazione è il presidente della Lazio Film Commission, che ha parlato dei particolari relativi al prossimo 007, augurandosi l'assenza di intoppi burocratici: "Ho incontrato gli storici produttori della serie su James Bond, Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, e abbiamo discusso del progetto. Una delle scene-chiave, tra le più spettacolari del film, sarà un inseguimento di auto in via Quattro Fontane. Loro ci puntano molto, sono già entusiasti all’idea. Mi auguro che il Comune snellisca le procedure per concedere i permessi, sarebbe un peccato perdere questa grande opportunità per colpa della burocrazia".
"Devil My Care" sarà il titolo del prossimo episodio di James Bond, la spia nata dalla penna di Ian Fleming, il cui ultimo aggiornamento risale al riuscitissimo "Sky Fall", di due anni fa. Quanto a Ben Hur invece, che nel 1959 venne interamente girato a "Cinecittà", la MGM e la Paramount hanno annunciato da tempo la volontà di dare vita ad un remake ma, considerando i rischi di un flop per un'impresa realizzativa di questo tipo, avrebbero deciso di puntare in particolare sui volti. In luogo di Charlton Heston potrebbe esserci il popolare Tim Hiddleston, mentre la regia della pellicola verrebbe affidata a Tim Hiddleston. La Film Commissione del Lazio considera questi due progetti degli ottimi presupposti per un rilancio di Cinecittà ed anche un motivo di slancio dal punto di vista turistico. Che sia o meno un segnale di rilancio per il nostro cinema, connesso ad una questione strettamente finanziaria, non si può sapere con sicumera. Il problema del cinema italiano è la visibilità, o semmai gli strumenti con cui viene regolato e amministrato?