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Jamie Dornan: “Girare 50 sfumature a Nizza dopo la strage è stato terribile e sbagliato”

L’attore si sfoga duramente raccontando lo shock provato da cast e troupe, che quel maledetto 14 luglio si trovavano vicino a Nizza per le riprese del film. Per obblighi contrattuali, sono stati costretti a girare subito dopo l’attentato: “Situazione terribile, continuare le riprese dopo quello che è successo era così stupido e sbagliato”.
A cura di Valeria Morini
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"The Show Must Go On", recita un antico adagio del mondo dello spettacolo, trasformato in motivo musicale dai Queen. Una regola non scritta spesso spietata che è valsa anche nel caso di "Cinquanta sfumature di rosso", di cui erano in corso le riprese nei dintorni di Nizza proprio il giorno del terribile attentato del 14 luglio.

Di quei momenti, molto difficili per il cast e la troupe ritrovatisi al centro del terrore, parla per la prima volta l'attore protagonista Jamie Dornan (che oltre a incarnare il perverso Mister Grey nella trilogia soft core tanto osannata, è anche il sinistro serial killer della serie tv "The Fall" e sarà presto nel bellico "Anthropoid " e nel thriller "The 9th Life of Louis Drax" di Alexandre Aja). Intervistato da Coming Soon.net, l'attore irlandese ha raccontato la paura provata e quel pizzico di rabbia per dover ricominciare le riprese francesi di "Cinquanta sfumature di rosso" subito dopo l'attacco alla Promenade di Nizza (84 le vittime) in nome delle leggi delle grandi produzioni.

Lo shock del cast a Nizza: "Situazione terribile"

Trovarsi a un passo dai luoghi dell'attentato è stato naturalmente un vero e proprio shock. Pari al senso di colpa provato da attori e troupe, costretti a continuare le riprese per rispettare gli obblighi contrattuali. Inoltre, a differenza del resto del gruppo, Dornan era proprio a Nizza insieme ai familiari (è sposato con Amelia Warner, da cui ha avuto due bambine).

Come potete immaginare, è stata una situazione terribile, capace di colpire chiunque, ovunque. La maggior parte del cast e dei tecnici era a Monaco in quel momento, quindi un po' più a distanza, ma io e la mia famiglia avevamo scelto di stare a Nizza per avere più spazio per noi. La prima cosa di cui tutti si sono preoccupati è che tutti stessero bene, che cast e troupe fossero in salvo. Poi, il giorno dopo è stato strano continuare a lavorare, perché il film è un progetto da milioni di dollari e va terminato. Avevamo un obbligo contrattuale che ci ha costretti a lavorare il giorno successivo, ma è stato molto strano girare in quelle condizioni. C'era qualcosa che faceva sembrare molto frivolo e sbagliato fare una cosa stupida come girare un fott**o film il giorno dopo tutto quello che era successo …

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