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Jim Carrey contro il fascismo, mostra il Duce e Claretta a testa in giù. La Mussolini: “Bastardo”

L’attore, che da anni realizza quadri e disegni di satira politica, ha ritratto Benito Mussolini e Claretta Petacci a testa in giù, mostrando cosa pensa del fascismo: “Se volete sapere a cosa porta, chiedete a loro”. Apparso su Twitter, l’illustrazione ha sollevato una bufera a livello mondiale, provocando la reazione infuriata di Alessandra Mussolini.
A cura di Valeria Morini
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È destinato a far discutere non poco, soprattutto in Italia, il tweet pubblicato dall'attore Jim Carrey, nel quale scaglia un'invettiva contro il fascismo con un'immagine decisamente eloquente e persino scioccante. Il divo di "The Truman Show" ha pubblicato sul social un disegno realizzato da lui stesso, che mostra Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi a testa in giù. Un riferimento alla nota esposizione dei cadaveri del Duce e della compagna dopo la loro uccisione in piazzale Loreto, con il quale Carrey ha voluto chiaramente lanciare una colorita provocazione: “Se volete sapere a cosa porta il fascismo, chiedete a Benito Mussolini e alla sua amante Claretta".

La reazione degli italiani e di Alessandra Mussolini

Com'era prevedibile, il tweet è stato notato da tantissimi italiani e in poche ore è divenuto un caso virale, con il nome di Jim Carrey salito rapidamente tra i trend. Sono molti gli utenti del nostro Paese (e non solo) che hanno apprezzato il gesto, per quanto estremo, lodando la volontà di esprimere un messaggio fortemente antifascista. Decisamente meno positiva l'accoglienza di Alessandra Mussolini. Accortasi del cinguettio, si è scagliata contro l'attore replicando senza mezzi termini tra i commenti: "Sei un bastardo". C'è da attendersi una polemica infuocata: basti ricordare il polverone che sollevò Gene Gnocchi solo per una battuta sulla Petacci nel 2018.

La satira politica di Carrey

Non è la prima volta che Carrey manifesta le sue idee politiche con l'utilizzo di disegni satirici. Per l'attore il lavoro di pittore e illustratore è anzi una vera e propria attività collaterale a quella recitativa, tanto che nel 2018 a Los Angeles è stata inaugurata la mostra "IndigNation: Political Cartoons by Jim Carrey, 2016-20". L'esposizione era costituita da diverse opere del divo nelle quali, attraverso la satira e quello che è stato definito "umorismo tragico", ha manifestato il suo disaccordo contro Donald Trump. Carrey ha raccontato la sua passione per la pittura anche nel mini-documentario "I Needed Color", del 2017.

La Mussolini parte all'attacco e cita il razzismo in Usa

Non contenta, la Mussolini ha attaccato Carrey in una serie di tweet, in cui ha ricordato gli orrori della segregazione razziale negli Stati Uniti (con la foto di un afroamericano frustato) e citato la storia di Rosa Parks: "Penso dovresti disegnare anche questo". L'europarlamentare dimentica probabilmente due particolari piuttosto importanti, il primo dei quali è il fatto che neppure il fascismo mussoliniano è stato particolarmente tollerante nei confronti dei popoli di colore (vedi il colonialismo africano). La seconda è la nazionalità di Carrey, che non è nato negli Usa ma è canadese.

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