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Joan Rivers tenuta in vita dalle macchine, la famiglia continua a sperare

L’attrice e comica storica, secondo Tmz, è attaccata a delle macchine che la tengono in vita. Starebbe alla famiglia, entro i prossimi due giorni, decidere se continuare a tenerla attaccata alle macchine.
A cura di A. P.
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Le condizioni di salute dell'attrice e nota comica americana Joan Rivers continuano ad essere molto più che critiche. La donna, 81enne attrice, regista e sceneggiatrice, storica stand-up comedian americana, ricoverata al Mount Sinai di New York City, è attualmente in coma farmacologico dopo un intervento chirurgico alla gola, avvenuto giovedì 28 agosto. Qualcosa è andato storto e quando la Rivers ha smesso di respirare durante l’intervento fatto per verificare lo stato delle sue corde vocali, il personale d’emergenza ha immediatamente capito la situazione. L’arresto cardiaco, secondo quanto rivelato dalla portavoce della struttura ospedaliera, Sid Dinsay, è avvenuto in una maniera del tutto imprevedibile.

Secondo quanto riporta al momento Tmz, che sta continuando a riportare aggiornamenti rispetto alle condizioni di salute di una donna che ieri, Wikipedia, con poco tatto, dava già per morta, la Rivers sarebbe attaccata a delle macchine che la tengono in vita. Pare che, al momento, sia tutto affidato alle scelte della famiglia della storica attrice, poiché i familiari si sono ripromessi di attendere i prossimi due giorni, prima di decidere definitivamente se sia il caso, o meno, tenere la donna attaccata a strutture che ne garantiscano la sopravvivenza. Questo farebbe senza dubbio credere che esistano ancora delle possibilità remote e delle speranze che la famiglia della Rivers continua ad alimentare. Ricordiamo che la situazione è divenuta drammatica quando, giovedì, durante un intervento chirurgico alla gola, Joan Rivrs ha improvvisamente smesso di respirare.

L’ultima, forse la più dura, pronunciata dalla Rivers, che si è sempre messa in evidenza per affermazioni senza peli sulla lingua e al limite, quella in merito ai palestinesi che “meritano di morire” quando un giornalista di Tmz le ha chiesto un parere sulla vicenda:

Oh, mio Dio! Dillo alla gente di Hiroshima. Quando si dichiara guerra, si dichiara la guerra. L’hanno iniziata loro. Ora non contiamo chi è morto. Siete morti, meritate di essere morti. Non ti azzardare a farmi sentire in colpa per questo. Gli era stato detto di andarsene ma non lo hanno fatto. Non te ne vai, allora sei un idiota. Almeno quelli che sono stati uccisi erano quelli con un basso quoziente intellettivo.

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