Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd: “La sua morte crudele cambierà il mondo”
Anche Johnny Depp entra nel merito del dibattito sulle proteste contro il razzismo, che stanno infiammando gli Stati Uniti e il resto del mondo dopo la morte di George Floyd. Lo fa a modo suo, con un video pubblicato sul suo profilo Instagram, in cui lo vediamo cantare il classico di Bob Dylan "The Times They Are A-Changin’". Un inno che Depp stesso definisce "perfetto per il periodo che stiamo vivendo", alle prese con una pandemia globale e con manifestazioni che animano ogni angolo del pianeta.
Il messaggio di Johnny Depp
Nel suo post, Depp racconta la storia della canzone, che Dylan scrisse solo due mesi prima dell'omicidio di John Kennedy. Il pezzo (incluso nell'album omonimo) venne registrato nelle settimane procedenti all'attentato e divenne un simbolo dell'epoca. Depp la definisce "la canzone di protesta seminale e più significativa, sbalorditiva e incredibilmente poetica, profetica che il mondo conoscerà mai". Secondo Depp, “The Times They Are A-Changin’” è una canzone di grande modernità: "è adatta al Covid-19 e alle immagini di George Floyd, impresse per sempre nei nostri cervelli… Per me, è perfetta per il momento in cui ci troviamo, per quello che stava accadendo nel 1963, per ciò che accadeva prima, che è successo da allora e che succederà". Il brano era stato eseguito da Depp alcune settimane fa, ma l'attore ha deciso di proporlo sul suo social per celebrare questo momento di grande impegno sociale e ricordare Floyd "crudelmente e brutalmente torturato a morte in diretta TV".
Prendiamoci un momento per ricordare l'eroe sacrificale George Floyd e guardare con speranza ai cambiamenti che la sua tragica morte causerà. E salutiamo il riluttante profeta Bob Dylan e il sogno di cambiamento che ha ispirato allora, oggi e per il futuro… Il suo impatto è quello di Shakespeare, Marlowe, Hunter Thompson, Marlon Brando, Woody Guthrie, William Blake, Picasso, Bach e Mozart.
Le star in prima fila per Black Lives Matter
La causa Black Lives Matter chiede che cessino le ingiustizie e gli abusi della polizia sui cittadini di colore. Per estensione, il movimento si sta espandendo nei vari Paesi per chiedere semplicemente la fine del razzismo e sta mobilitando star dello spettacolo in tutto il mondo. Attori, musicisti e sportivi hanno riempito i social di messaggi, dalla richiesta di fare giustizia per la morte di Floyd, soffocato a morte dal poliziotto di Minneapolis, e di Breonna Taylor, assassinata il 13 marzo 2020 durante un raid della polizia nella sua casa di Lousville, all'invito a rendere il mondo dell'arte e dell'intrattenimento sempre più inclusivo. Non mancano episodi di attivismo e partecipazione concreta, come il discorso emozionante di John Boyega a Londra. Mentre persino le influencer italiane sono scese a protestare, già chi ha pagato caro il proprio impegno: John Cusack è stato picchiato dalla polizia durante una manifestazione e l'attore di Riverdale Cole Sprouse ha subito un arresto.
Il testo di The Times They Are A-Changin’
Come gather ‘round, people
Wherever you roam
And admit that the waters
Around you have grown
And accept it that soon
You'll be drenched to the bone
If your time to you is worth savin'
And you better start swimmin'
Or you'll sink like a stone
For the times they are a-changin'
Come writers and critics
Who prophesize with your pen
And keep your eyes wide
The chance won't come again
And don't speak too soon
For the wheel's still in spin
And there's no tellin' who
That it's namin'
For the loser now
Will be later to win
For the times they are a-changin'
Come senators, congressmen
Please heed the call
Don't stand in the doorway
Don't block up the hall
For he that gets hurt
Will be he who has stalled
The battle outside ragin'
Will soon shake your windows
And rattle your walls
For the times they are a-changin'
Come mothers and fathers
Throughout the land
And don't criticize
What you can't understand
Your sons and your daughters
Are beyond your command
Your old road is rapidly agin'
Please get out of the new one
If you can't lend your hand
For the times they are a-changin'
The line it is drawn
The curse it is cast
The slow one now
Will later be fast
As the present now
Will later be past
The order is rapidly fadin'
And the first one now
Will later be last
For the times they are a-changin'