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Keira Knightley: “Tutte le donne che conosco hanno subito molestie sessuali”

L’attrice britannica ha rilasciato un’intervista che promette di generare dibattito, descrivendo quello delle molestie sessuali come un fenomeno pervasivo e “fottutamente desolante”. Ed ha aggiunto: “Non conosco una sola donna che non ne sia stata vittima di molestie in qualche modo, da una palpeggiata a un ragazzo che dice di volerti tagliare la gola”.
A cura di Andrea Parrella
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Di recente Keira Knightley ha deciso di esporsi più volte su una serie di temi che hanno a che fare con il suo sentirsi donna, la concezione del proprio e la sessualità correlata al suo lavoro. In queste ore l'attrice sta facendo molto parlare di sé in relazione a una dichiarazione che potrebbe generare dibattito.

L'intervista di Keira Knightley ad Harper's Bazaar

Nel corso di un'intervista rilasciata a Harper’s Bazaar magazine, l'attrice ha parlato di molestie sessuali, asserendo di non conoscere una sola donna, includendo se stessa, che non ne abbia subite in vita sua. "Tutte sono state molestate in qualche modo", ha detto l'attrice 36enne, descrivendo la situazione attuale come "fottutamente desolante". L'attrice è stata anche più precisa

A chiunque è capitato. Letteralmente. Non conosco una sola donna che non ne sia stata vittima almeno una volta, che si trattasse di una palpeggiata o un ragazzo che dice di volerti tagliare la gola, o darti un pugno in faccia.

La sensazione di pericolo è, secondo l'attrice, qualcosa di prevaricante. Cosa che l'ha portata a riflettere sulle precauzioni che le donne hanno imparato a prendere per sentirsi sicure nel tornare a casa alla sera: "Mi sono accorta che compio ognuno di questi gesti senza nemmeno pensarci".

Le scene di sesso solo con registe donne

Alcuni mesi fa Keira Knightley aveva parlato delle conseguenze dell'essere madre sulle sue scelte professionali, spiegando come questa esperienza l'avesse spinta a riconsiderare i ruoli da accettare, stabilendo ad esempio di non voler più girare una scena di sesso con un regista, convinta che solo una regista potrebbe metterla a suo agio. Decisione, quest'ultima, presa dopo la nascita della sua seconda figlia, Delilah, nata nel 2019. La questione era stata esposta così:

Se in un film si realizza una storia che riguarda quel viaggio tra maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma credo che dovrebbe essere con una regista donna. Non ho un divieto assoluto, ma non le giro con gli uomini. Non voglio che ci siano quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti fanno versi. Non mi interessano. Mi sento molto a disagio ora quando cerco di evitare lo sguardo maschile.

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