L’amante di Hollande contro la madre di Carla Bruni, strana sfida ai César
E' proprio il caso di dire che, a volerlo fare apposta, non sarebbe riuscito così bene l'intreccio di famiglie, cariche politiche e candidature a premi cinematografici, così come è venuto fuori in Francia, per i premi César (gli equivalenti francesi dei David di Donatello). Oltre alla non più sorpresa della presenza tra i candidati a Miglior Film Straniero de "La grande bellezza" infatti, c'è un altro po' d'Italia nell'intreccio venutosi a creare per l'elezione della miglior attrice secondaria del 2013: a contendersi infatti l'ambito premio non c'è solo Julie Gayet, al centro del vociare dei francesi da un mese a questa parte, ovvero da quando è emersa definitivamente agli onori delle cronache la sua relazione con il presidente della Repubblica François Hollande. La particolarità non è solo questa, ma anzi che la Gayet si contenderà il premio con un'altra donna che di Eliseo se ne intende, anche se in maniera ancor più indiretta di lei, ovvero Marisa Borini, madre dell'ex prémière dame Carla Bruni.
La fiamma di Hollande, che ha provocato il terremoto all'Eliseo e la separazione tra il presidente e la sua oramai ex moglie Valérie Trierweiler, concorre per la sua interpretazione di una furba e smaliziata consigliera politica nel film “Quai d'Orsay” di Bertrand Tavernier (il suo personaggio, per uno scherzo del destino, si chiama Valérie, come l'ex moglie di Hollande); mentre la Borini, volto noto del nostro cinema e di quello d'oltralpe, ambisce al premio grazie al suo ruolo nel film diretto da sua figlia Valeria Bruni Tedeschi "Un castello in Italia" (tra i protagonisti anche Filippo Timi). Manco a dirlo, la coincidenza ha fatto immediatamente esplodere l'ironia sui social network, specialmente Twitter, dove ognuno si è espresso in merito a quale sia "l'Eliseo" che dovrebbe vincere, se quello di Hollande o quello di Sarkozy.