L’industria del cinema porno cancella digitalmente i preservativi degli attori

L'industria cinematografica del porno, messa in ginocchio dal virus dell'HIV dopo la scoperta che alcuni attori e attrici porno, tra tutti Cameron Bay e il suo compagno Rod Daily, risultati positivi ai test lo scorso settembre 2013, è corsa ai ripari. Dopo le prime indiscrezioni secondo le quali le case produttrici parevano intenzionate a spostare i set da Los Angeles a Las Vegas a causa delle leggi che impongono l'uso dei profilattici agli attori, sembra che la vicenda si sia conclusa positivamente grazie all'abilità di grafici e montatori video.

Dopo l'imposizione dell'uso di condoms per i tutti gli attori impegnati sui set in seguito all'applicazione di una legge dello Stato della California, l'industria del porno sembrava condannata: stando alle iniziali dichiarazioni dei portavoce delle case cinematografiche del settore i cali degli introiti a causa dell'ipotetico crollo di visualizzazioni degli utenti sembravano fossero non quantificabili. Per risolvere il problema, un gruppo di grafici, utilizzando tecnologia CGI e strumenti di sfumature e modifiche digitali, ha cancellato in fase di post-produzione i preservativi degli attori. Durante un'intervista a NewNowNext, il direttore Tony DiMarco della Falcon Studios ha spiegato l'iniziativa:

Volevo dare l'idea la sensazione di un film girato senza condom. Ovviamente abbiamo usato preservativi in ogni scena: così abbiamo escogitato un modo per girare i film in maniera sicura ma efficace. Nel film "California Dreamin’ 1″ tutti indossavano un preservativo, ma non si vede.

DiMarco precisa che la Falcon Studios obbliga i suoi attori a utilizzare profilattici dagli anni Ottanta, ma è grazie alle ultime tecniche se nei film i condom sembrano "sparire" totalmente dalle inquadrature.