L’Iran risponde ad “Argo” di Ben Affleck con un contro-film
Ben Affleck ha dato nuovamente prova della sua levatura in veste di regista e questa volta punta addirittura all’Oscar con la nomination fresca di due giorni fa, come Miglior Film e in altre 6 categorie. “Argo” il suo ultimo film, che l’ha portato fino in Iran per girare questo progetto, tratto dall'omonimo libro di Tony Mendez e Matt Baglio, e basato su fatti realmente accaduti a Teheran dopo la rivoluzione iraniana del 1979. La pellicola, di cui Affleck è regista nonché interprete è incentrata sul cosiddetto Canadian Caper, ossia l'operazione segreta congiunta tra Stati Uniti e Canada messa in piedi dallo stesso Mendez per cercare di risolvere la situazione degli ostaggi americani, successivamente conclusasi il 28 gennaio dell’80.
È notizia di oggi il fatto che l’Iran voglia rispondere, per così dire, con una propria produzione cinematografica. La notizia è stata annunciata da un ente artistico iraniano che ha dichiarato che il film si chiamerà “The General Staff”, altresì detto, “Lo Stato maggiore” e che tratterà dei circa 20 ostaggi americani che furono consegnati agli Stati Uniti dai rivoluzionari come ha tenuto a precisare l'agenzia iraniana Mehr. Nel comunicato si legge inoltre che il film sarà basato sui resoconti di testimoni oculari e che le riprese sono previste per il prossimo anno. D’altronde c’era da aspettarsi qualche reazione, visto che il regime aveva classificato “Argo” come un’opera "anti-iraniana" già dal momento della sua prima negli States lo scorso ottobre.