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L’Italia candida agli Oscar 2016 “Non essere cattivo”, film postumo di Claudio Caligari

La pellicola, prodotta tra gli altri da Valerio Mastandrea e presentata fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, è stata l’ultima del regista morto pochi mesi fa. Il film ha avuto la meglio su “Mia Madre” di Moretti, “Il giovane favoloso” di Martone e l’ultima opera di Marco Bellocchio.
A cura di Andrea Parrella
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Sarà "Non essere cattivo" il film italiano candidato a rappresentare l'Italia agli Oscar nella sezione come Miglior Film in lingua straniera. Il film postumo di Claudio Caligari, il regista scomparso qualche mese fa, con protagonisti Luca Marinelli, Alessandro Borghi e Silvia D'Amico ed ha Valerio Mastandrea tra i produttori, ha battuto in questa corsa finale altre pelicole di prestigio come "Mia Madre" di Nanni Moretti, vincitore del premio ecumenico a Cannes, "Il Giovane Favoloso" di Mario Martone che ha trionfato ai Nastri d'Argento e "Sangue del mo sangue" di Marco Bellocchio. A scegliere la pellicola di Caligari è stata la Commissione riunitasi nella sede dell'Anica composta dal Direttore Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Nicola Borrelli, dal compositore Nicola Piovani, dal regista Daniele Luchetti; dalle produttrici Tilde Corsi e Olivia Musini, dal distributore Andrea Occhipinti, dal Presidente Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Stefano Rulli, e dai giornalisti Natalia Aspesi e Gianni Canova.

La pellicola, presentata fuori concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, è ambientata negli anni '90 e narra la storia di alcuni ragazzi di Ostia e dei loro rapporti con gli eccessi e le droghe sintetiche. L'annuncio delle nomination ufficiali dei film internazionali che concorreranno alla notte degli Oscar al Kodak Theatre di Los Angeles il 28 febbraio prossimo, è previsto per il 14 gennaio 2016. Valerio Mastandrea, profondo ammiratore di Caligari, tempo fa aveva scritto simbolicamente una lettera al maestro del cinema internazionale Martin Scorsese nella quale elogiava il cinesta italiano. Questo l'incipit:

Caro Martino, Ti scrivo per una ragione semplice. Tu ami profondamente il Cinema. In Italia c'è un Regista che ama il Cinema quanto te. Forse anche più di te. Certo non basta amarlo per farlo bene, il Cinema, ma questo signore prossimo ai 70 ha avuto poche opportunità per dimostrare il suo valore. Quando le ha avute, lo ha fatto.

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