632 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La Calabria vista da Muccino fa infuriare i calabresi, le reazioni al corto con Raoul Bova e Rocío

La storia d’amore tra Raoul Bova, Rocio Munoz Morales e la Calabria raccontata in Calabria, terra mia, il cortometraggio di Gabriele Muccino è un viaggio emozionante tra le bellezze della regione. Pensato appositamente per i turisti, fortemente voluto da Jole Santelli, scomparsa il 15 ottobre, il corto è stato criticato duramente dai calabresi. L’intellettuale e attivista Sergio Crocco scrive: “La mia Calabria in questo video non c’è. Ci sono solo i miei soldi”.
632 CONDIVISIONI
Immagine

La storia d'amore tra Raoul Bova, Rocio Munoz Morales e la Calabria raccontata in Calabria, terra mia, il cortometraggio di Gabriele Muccino presentato alla Festa del Cinema di Roma il 20 novembre, non è piaciuto molto ai calabresi. Eppure l'operazione è stata fortemente voluta proprio da Jole Santelli, la presidente della Regione Calabria scomparsa il 15 ottobre.

Calabria, terra mia è un viaggio tra le bellezze della regione

Il cortometraggio di Gabriele Muccino è un viaggio emozionante, un carrellata di bellezze e simboli della regione, su tutti i frutti: le arance, le clementine, i fichi e il bergamotto. Otto minuti per un prodotto che è stato pensato e realizzato per presentare la Regione Calabria ai turisti.

Le critiche al cortometraggio

Il corto Calabria, terra mia non è piaciuto invece ai calabresi. Tra loro, anche Sergio Crocco, intellettuale, attivista e attore calabrese che su Facebook ha criticato duramente il cortometraggio:

Corrado Alvaro è morto di nuovo. La rivoluzione a colpi di corchia di clementino d'estate.Ogni mattina c'è una Calabria che si alza, lavora, lotta contro il malaffare, aiuta chi è rimasto indietro, affronta chi vorrebbe tenerla all'interno delle frasi trite e ritrite e degli stereotipi da coppola sulla testa. È la mia/nostra Calabria. Capu tosta e schiena dritta. E poi c'è un'altra Calabria che regala milioni di euro a chi ci sbatte in faccia tutti questi luoghi comuni perché sono le uniche cose che della Calabria conosce. Un video che inizia con una mano maschile sulla coscia di una ragazza, prosegue con il finocchietto nella soppressata ( neanche le basi, maledetti) e termina con un senso di vuoto universale. La mia Calabria in questo video non c'è. Ci sono solo i miei soldi.

Anche alcuni quotidiani locali che su Youtube hanno pubblicato il corto, sono stati costretti a disabilitare i commenti. Tra i principali dubbi sollevati, oltre al fatto che il progetto sarebbe stato strapagato, anche l'approssimazione con cui sono stati trattati certi temi: "In Calabria non si vede un asino a passeggio da almeno cinquant'anni!". 

632 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views