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La celebre libreria di Notting Hill non esiste più, oggi ha cambiato nome

La storica “The Travel Bookshop”, luogo d’ambientazione del film del ’99, ha chiuso i battenti nel 2011 a causa dei prezzi della zona lievitati troppo, quasi come se il motivo del fallimento fosse lo stesso del successo improvviso. Oggi, al suo posto, un’altra libreria, non troppo diversa ma più popolare: si chiama “The Notting Hill Bookshop”.
A cura di A. P.
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Chi è cresciuto alla fine degli anni '90 e pure chi non aveva più bisogno di crescere, avrà certamente stampato nella propria mente un luogo simbolo del film Notting Hill, la squisita commedia inglese di cui sono protagonista Hugh Grant e Julia Roberts, tutta ambientata nel quartiere di Londra di Notting Hill, nei pressi di Portobello Road. Una zona che prima della nascita di quella pellicola costituiva un semplice centro residenziale, privo di notorietà se non per alcuni veri aficionados della capitale britannica (visto che il mercato della zona è sempre stato celebre per i prodotti messi in vendita). Dopo il 1999 questa legge è stata completamente stravolta rendendo Notting Hill in generale un luogo di culto per appassionati di cinema o, nello specifico di quel film.

Tra le location significative del film c'era sicuramente la libreria culto gestita da William Thacker, il personaggio interpretato da Hugh Grant. Un luogo da sogno per gli appassionati di libri veri, edizioni rare ed introvabili, quelli che vengono definiti dei veri cultori. Talmente fuori dal tempo che qualcuno avrebbe pensato fosse solo una realizzazione scenografica e non un luogo realmente esistente. Invece The Travel Bookshop esisteva davvero, dal lontano 1979. la libreria era divenuta un autentico luogo di culto, paragonabile allo Shakespeare&Company parigino, dove decine di fedeli si recavano per poter trovare quanto cercassero.

Inizialmente il film contribuì anche a dare ulteriore notorietà alla libreria, provocando un via vai di turisti che oltre a farsi fotografare davanti all'insegna del negozio, entravano per comprare oggetti e libri. Un rapporto divenuto progressivamente sempre più sproporzionato. Nel corso degli anni la quantità di persone interessate a visitare la libreria si è sempre più assottigliata, a dispetto di prezzi della zona sempre più in crescita, al punto che il titolare Simon Gaul non è stato costretto a chiudere l'attività nel 2011 nonostante la solidarietà di artisti, attori, giornalisti e scrittori. Ad esempio quella di Richard Curtis o altri attori che si sono resi disponibili a lavorare gratuitamente nella libreria. Oppure la petizione dell'estate del 2011 promossa dalla giornalista Olivia Cole, al fine di scongiurare la chiusura dello shop.

Che tuttavia non è stata scongiurata. Proprio alla fine del 2011 The Travel Bookshop ha chiuso i battenti, soccombendo in un certo al rovescio della medaglia del film, prendendosi gli effetti negativi e positivi. Diversi mesi dopo, in luogo di quella stessa libreria al numero 13 di Blenheim Crescent ha aperto un altro bookshop, ammodernato pur non avendo stravolto lo stile classico, che ha colto al volo la possibilità di sfruttare l'eco del film. Il nome è infatti The Notting Hill Bookshop. E' presto detto quindi che la storica libreria del film del '99, che piaccia o no, non esiste più.

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