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La denuncia di Sharon Stone: “Dopo Basic Instinct ho pianto perché nessuno voleva pagarmi”

L’attrice si è unita alle tante star hollywoodiane che hanno denunciato il sessismo nel cinema. Ha spiegato che dopo Basic Instinct si è ritrovata a piangere, perché nessuno era più intenzionato a pagarla adeguatamente.
A cura di Daniela Seclì
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Sharon Stone fa sua la battaglia di tante attrici hollywoodiane, che negli ultimi tempi hanno sottolineato la disparità di compensi tra uomini e donne. Intervistata dalla rivista People, la star ha raccontato ciò che ha vissuto in prima persona, subito dopo aver ottenuto il successo con il film Basic Instinct.

"Dopo Basic Instinct nessuno mi voleva più pagare. Ricordo un giorno di essere scoppiata a piangere in cucina, seduta con il mio manager, perché non avevo intenzione di lavorare se non mi avessero adeguatamente pagato. Ancora oggi vengo pagata molto meno rispetto a quasi tutti i colleghi maschi".

Sharon Stone, però, è convinta che questa battaglia non debba essere legata solo al mondo del cinema, ambiente che, in realtà, appartiene a quelli privilegiati ma anche a tutti gli altri settori lavorativi:

"Ma il cambiamento deve coinvolgere non solo Hollywood. Bisogna iniziare da una paga regolare che non riguardi solo le stelle del cinema, ma tutte le donne che hanno un lavoro regolare".

La sua riflessione scaturisce anche dal fatto di aver svolto lavori ben più umili, prima di diventare una celebrità a livello internazionale:

"Prima di diventare attrice servivo ai tavoli e lavavo per terra, ero una cameriera, è stato tutto in salita per me. Oltre il 50% dei matrimoni finiscono e le donne che lavorano si ritrovano così a prendersi cura dei figli, e qui scatta il ricatto economico perché devi nutrire i tuoi figli".

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