La “Music Life” di Enzo Avitabile: “Ho fatto un film e non me ne sono accorto” (INTERVISTA)
"Ho fatto un film e non me sono accorto". Enzo Avitabile ha ragione: la spontaneità e l'autenticità sono gli ingredienti principali di "Music Life", il docufilm di Jonathan Demme, dedicato alla sua "vita-musica-pensiero", presentato ieri durante la serata conclusiva della XIV edizione del Napoli Film Festival (e già accolto con successo di critica e di pubblico alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia) a Castel Sant'Elmo. In pochi minuti si passa dalle risate per le scene girate nel quartiere di Marianella ("Nella vita avevo due possibilità – dice Avitabile mentre ricorda gli anni in cui si esercitava al sassofono in uno scantinato – diventare musicista o aggiustare i tubi dei cessi: per fortuna sono diventato un musicista") alle lacrime per l'interpretazione di "Canta Palestina" in memoria di Vittorio Arrigoni.
L'idea – come racconta ai nostri microfoni Davide Azzolini, direttore del NFF – nacque proprio durante la kermesse nel 2010, anno in cui Jonathan Demme venne come ospite. In quell’occasione ci fu il suo incontro con Avitabile e nacque il progetto, lanciato dallo stesso Azzolini, di un film sulla sua musica. Alla prima napoletana di Music Life è intervenuto anche il sindaco di Napoli. Luigi de Magistris ha consegnato una targa-ricordo ad Avitabile, "un riconoscimento legato non solo al valore di quest'opera, ma a tutto quello che ha fatto in tanti anni – e che continuerà a fare – per Napoli e per tutti i Sud del mondo". La serata di ieri si è aperta e si è conclusa con una standing ovation: per l'interprete di "Salvamm ‘o munno", dopo il successo di "Black Tarantella", il 2012 si conferma un anno da incorniciare.