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La prima del film di Veltroni: mancavano solo Papa Francesco, Obama.. e Renzi

Platea d’eccezione per la prima di “I bambini sanno”, seconda fatica cinematografica di Walter Veltroni. C’erano tutti, da Mattarella a Napolitano, alle più importanti cariche italiane, oltre ad un parterre pieno di volti noti del mondo dello spettacolo. C’erano quasi tutti, stranamente mancava il Presidente del Consiglio.
A cura di Andrea Parrella
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A voler fare sfoggio un po' di ironia, si penserà che Madonna o Bob Dylan si siano sentiti profondamente offesi, stamattina, per il mancato invito alla presentazione del nuovo lungometraggio di Walter Veltroni, il secondo della sua carriera da cineasta, dopo il ritratto di Enrico Berlinguer uscito lo scorso anno e promosso da Sky. La stessa Sky che ha sostenuto "I Bambini Sanno", il docufilm in cui l'ex sindaco della capitale, candidato alla presidenza del Consiglio e ministro del primo governo Prodi, tenta di raccontare il nostro paese attraverso occhi infantili, innocenti, per descriverne sogni e speranze. Alla prima della pellicola, andata in scena all'Auditorium di Roma, ha sfilato quello che definire un parterre di eccezione è poco. Un pubblico che spaziava dal mondo dello spettacolo, da Carlo Verdone con il figlio Paolo a Margherita Buy, da Sabrina Ferilli con Flavio Cattaneo, a Ettore Scola, Gigi Proietti e sua moglie, Marco Risi, Cristina Comencini, Ugo Gregoretti e Roberto Andò. Non mancavano Renzo Arbore e Monica Guerritore, Massimo Ghini e Tiberio Timperi, Valeria Solarino, Pippo Baudo, Lorella Cuccarini e Giobbe Covatta, Giulio Scarpati e Anna Kanakis. La quota autenticamente capitolina veniva completata da Antonello Venditti, Max Giusti, Paola Cortellesi, Paolo Bonolis e Carlo Vanzina. Presenti anche Bruno Vespa, Corrado Augias, Alfio Marchini, l'editore Carlo De Benedetti, il presidente del CONI Malagò e il produttore Bibi Ballandi.

Ma non è finita qui, perché il grado di eccezionalità della platea è stato determinato in particolare dalla presenza folta di rappresentanti della politica e del mondo istituzionale nazionale. C'erano infatti presidente della Camera Laura Boldrini a quello del Senato Pietro Grasso, le ministre Maria Elena Boschi (apparsa fuori forma), Marianna Madia e Stefania Giannini. Non potevano mancare il successore di Veltroni alla direzione PD nel 2009 e attuale Ministro della Cultura Dario Franceschini, Pier Ferdinando Casini e Azzurra Caltagirone, Gianni Letta e consorte, Massimo D'Alema, Pier Luigi Bersani, Mara Carfagna, Giovanna Melandri, il presidente della Regione Nicola Zingaretti e anche il sindaco Ignazio Marino. Ma non basta, perché la proiezione del film, che sarà nelle sale dal 23 aprile, è stata onorata della presenza dell'attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella oltre che del suo predecessore, Giorgio Napolitano.

Insomma, non mancava praticamente nessuno se non Papa Francesco e Obama, che è chiaramente un'iperbole. Tuttavia un assente "reale" c'era (qui non c'è bisogno di figure retoriche), visto che alla presentazione dell'ultima fatica veltroniana mancava quello che è probabilmente riuscito a realizzare il percorso politico che Walter Veltroni aveva immaginato per sé quando, nel 2008 si proponeva di guidare un governo supportato da un'unione di tutte le forze di sinistra. Parliamo naturalmente di Renzi e certo, qualcuno, oltre agli stessi Veltroni e Renzi, potrebbe contestare la pertinenza di questo azzardoso parallelismo politico.

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