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La pubblicità di It fa arrabbiare Burger King: “Somiglia troppo a Ronald McDonald’s”

La divisione russa di Burger King ha chiesto formalmente il ritiro della pellicola dalle sale russe perché il pagliaccio “somiglia a Ronald McDonald’s”. L’authority prende sul serio la richiesta.
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È scattata la "It-Mania". In tutto il mondo sta uscendo il film tratto dal romanzo monstre di Stephen King e, mentre in Italia arriverà solo il prossimo 19 ottobre, in Russia sono terrorizzati da Pennywise già dal 7 settembre. Non sono solo gli spettatori gli unici ad essere tormentati dal terribile pagliaccio, a non dormire sonni tranquilli sono anche i vertici locali di Burger King. La pubblicità massiva sul terribile pagliaccio rischia indirettamente di favorire i rivali di sempre di McDonald's.

Il reclamo di Burger King

La divisione russa di Burger King ha formalmente esposto reclamo all'authority contro il monopolio, la Fas, chiedendo il ritiro della pellicola dalle sale russe per concorrenza sleale. Ma può il pagliaccio assassino interpretato da Bill Skarsgard ricordare Ronald McDonald's? Per gli avvocati di Burger King, evidentemente sì. Stando all'esposto, Pennywise somiglierebbe in tutto e per tutto al mostro del romanzo di Stephen King, dalla gamma di colori ai palloncini per sedurre i bambini.

L'authority indagherà

La risposta dell'authority lascia qualche spiraglio aperto. Andrej Kasheravov, vice di Fas, ha riferito in una nota alla stampa che il ricorso sarà esaminato e preso sul serio:

Non ci interessa il contenuto del film, perché lo scrittore e il regista hanno la loro personale visione creativa di ogni personaggio. Vogliamo solo determinare se c'è davvero pubblicità occultà e se c'è violazione delle leggi russe.

Intanto, il film diretto da Andy Muschietti ha già incassato oltre 15 milioni di dollari. Burger King non è il solo grande gruppo che si è opposto al film, anche "Komik-Trest", compagnia di clown itinerante, aveva già chiesto lo stop prima dell'uscita nelle sale:

Noi, clown con trent'anni di esperienza, siamo convinti che film del genere gettano fango sulla nostra professione, offendono i sentimenti dei pagliacci del nostro Paese.

Anche negli Usa, il sindacato degli artisti circensi si era espresso contrario alla diffusione nelle sale del film.

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