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La “teoria Pixar”: Toy Story, Wall-E e la fine del mondo

Una strana teoria sull’Universo Pixar, sostenuta da un blogger studioso americano, sosterrebbe ci sia un legame tra tutti i cartoni Pixar al fine di rappresentare i rischi del disfacimento dell’umanità: l’invasione delle macchine, l’emancipazione degli animali.
A cura di Andrea Parrella
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Se il cinema americano è sempre riuscito ad appassionarci con saghe fatte di numerosi episodi attesi dai fan, in America si sta sempre più alimentando che un'operazione molto più ambiziosa e complessa, che riguarda la Pixar, casa di produzione che ha dato vita, tramite il marchio Disney, ai cartoni animati più celebri degli ultimi 15 anni. La teoria che va via via avvalorandosi viene definita quella dell'universo Pixar e consisterebbe secondo le supposizioni nate in rete, in un fil rouge celato all'interno di tutte le opere più famose che tenderebbe a comporre una a suo modo catastrofica ed escatologica storia dell'evoluzione umana, in cui il consumismo e i problemi che maggiormente mettono a repentaglio l'umanità si concretizzino sotto forma di macchine dall'intelligenza sviluppata, animali parlanti. Si tratta di una supposizione sollevata da Cracked.com, un sito famosissimo che avrebbe fatto iniziare a girare questa storia sul web.

A istituzionalizzare la Pixar Theory è John Negroni, un blogger indipendente e docente di giornalismo alla Irish Academy. negroni ha in sostanza catalogato le opere Pixar in ordine cronologico individuando nel loro susseguirsi un dispiegarsi tragico dei fatti del pianeta, partendo da un medioevo pullulante di magia sino ad un futuro nel quale gli umani perdono il controllo del pianeta e solo grazie ad un robot, Wall-E, riescono a riprenderne in mano le sorti. La linea cronologica che Negroni scova non rispetta l'ordine di uscita dei film, ma lo studioso attribuisce questo aspetto alla volontà di non rendere troppo esplicito ed evidente ad un occhio disattento questo insieme di riferimenti, che legherebbero tutti i film l'uno con l'altro. Sono quelli che vengono generalmente chiamati Easter Egg, ovvero incroci tra i film Pixar, citazioni anche antecedenti all'uscita di un film, all'interno di un cartone:  in Toy Story 3 sul muro della camera di Andy c'è una cartolina di Carl e Ellie, personaggi di Up, firmata dai due personaggi e con tanto di indirizzo, confermando che nella sequenza della Pixar, Ratatouille ha luogo anni prima di Up e che quest'ultimo ha luogo anni dopo, mentre in Monster Inc. Nemo è diventato un giocattolo.

Come se non bastasse, a dare un senso a questa teoria che potrebbe apparire davvero assurda, è il ripresentarsi di elementi narrativi di stampo epico all'interno dei vari film: ad esempio la presenza di una forza avversa, che in un modo o nell'altro si presenta sempre con l'intenzione di conquistare il mondo: per quel che riguarda buona parte dei film, questa entità è riconducibile alla figura della BNL. In Wall-E l'azienda si è assicurata il controllo del pianeta, nel caso di Up è la responsabile dell'eventuale demolizione della casa dell'anziano protagonista e riappare anche in Toy Story, così come in Nemo. Secondo Negroni la semplificazione massima della fase finale di questa teoria farebbe riferimento al film Cars 2, in cui gli umani sono totalmente scomparsi a vantaggio delle automobili, oramai intelligenti. Aldilà di tutti gli interrogativi sollevati da Pixar sulla sostenibilità della direzione verso la quale si sta indirizzando il mondo, ci si chiede se l'idea che il deus ex machina di tutte le opere possa essere un'idea così complessa e già pensata in principio è improbabile quanto affascinante.

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