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Le 10 cose de “Il gobbo di Notre Dame” che ancora non sapevate

La commovente e straordinaria storia di Quasimodo, Esmeralda e dei loro fantastici amici ha emozionato grandi e piccini. A 20 anni dalla sua uscita, però, ci sono ancora 10 curiosità che, probabilmente, non conoscevate ancora.
A cura di Ciro Brandi
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“Il gobbo di Notre Dame”, il 34° classico Disney, pochi mesi fa ha festeggiato il 20°anniversario dall’uscita. Diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise e basato su uno dei più famosi romanzi di Victor Hugo, pubblicato nel 1831, il film d’animazione riscosse un successo clamoroso, anche se si allontanava molto – per tematiche e atmosfere – da tutti i classici precedenti. La storia del campanaro Quasimodo, che vive rinchiuso nella famosa cattedrale e che troverà il coraggio di uscire durante la Festa dei Pazzi, incontrando la bella Esmeralda, ha emozionato il pubblico di tutte le età. Eppure, ci sono 10 cose che, probabilmente, ancora non sapevate.

1. La visita sui set reali

Nell’ottobre del 1993, i registi Gary Trousdale e Kirk Wise più il direttore artistico David Goetz e il resto del team tecnico, fecero un viaggio a Parigi per dieci giorni, tutti dedicati all'esplorazione di Notre-Dame incluso un tour privato di siti poco visitati e visite al Palazzo di Giustizia e alla posizione originale della Corte dei miracoli.

2. I doppiatori originali e italiani dei personaggi

I doppiatori  dei personaggi principali della versione inglese sono: Tom Hulce (Quasimodo), Demi Moore (Esmeralda), Tony Jay (Claude Frollo) e Kevin Kline (Febo). Quelli della versione italiana, invece, sono: Massimo Ranieri, Mietta, Eros Pagni e Roberto Pedicini.

3. Il blu e il rosso

Nel film, il blu e il rosso sono stati usati per simboleggiare, rispettivamente, il bene e il male. Infatti, i mantelli usati dai protagonisti per nascondersi, sono blu mentre Frollo, in una scena, pensa ai suoi malvagi piani mentre intorno c’è la luce rossa di un fuoco, che si riflette sulla sua faccia, dandogli quel tocco diabolico.

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4. La CGI per le scene di massa

Per ottenere scene di massa, come quella della Festa dei Folli, fu usata l'animazione al computer per creare sei tipi di personaggi, uomini e donne di maschi di tre stazze diverse, ognuno con  72 movimenti differenti.

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5. I doppiatori considerati per Frollo

I doppiatori considerati per Frollo, inizialmente, sono stati Patrick Stewart, Ian McKellen, e Derek Jacobi.

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6. I “prestigiosi” nomi dei Gargoyles

Due dei Gargoyles si chiamano Victor e Hugo, in omaggio all’autore del romanzo da cui è tratto il film, Victor Hugo appunto. Il terzo, invece, si chiama Laverne, in omaggio a Laverne Andrews, una delle Andrews Sisters, una celebre gruppo, attivo negli USA tra la fine degli anni ’30 e la metù dei ’60, che ha venduto più di 75 milioni di dischi nel mondo.

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7. La voce del regista

Il regista Gary Trousdale, nel film, presta anche la voce al Vecchio Eretico.

8. Il sequel “Il gobbo di Notre Dame II”

Il film ha avuto un sequel, usicto direttamente per il canale home video, intitolato “Il gobbo di Notre Dame II”, uscito nel 2002. Il film ha sempre come protagonista Quasimodo che, ora, si è affezionato al piccolo Zefiro, il figlio di Esmeralda e Febo. I cattivi di turno sono il direttore del circo Sarousch e l’acrobata Madeleine che, nel tentativo di rubare la campana di Notre Dame, rapiscono Zefiro. Naturalmente, Quasimodo si metterà sulle sue tracce.

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9. Il budget e gli incassi

Costato circa 100 milioni di dollari, il film ne ha incassati, globalmente, 325.338.851.

10. Le nomination

Il film è stato candidato ai Golden Globe e agli Oscar per la Migliore colonna sonora ad Alan Menken e Stephen e a ben 12 Annie Awards, i premi cinematografici dedicati prettamente al campo dell'animazione.

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