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Le 10 cose de “Il Padrino – Parte III” che ancora non sapevate

L’ultimo capitolo della saga dei Corleone è del 1990 e fu diretto sempre da Francis Ford Coppola, con protagonisti Al Pacino e Andy Garcia. Il film è famosissimo, ma ci sono ancora 10 curiosità che dovete assolutamente sapere.
A cura di Ciro Brandi
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La terza e ultima parte di una delle saghe più famose di tutti i tempi – iniziata nel 1972 è stata girata da Francis Ford Coppola, nel 1990. Al Pacino interpretò nuovamente il ruolo di Michael Corleone, senza però portare a casa neanche un premio. In realtà, ci furono diverse diatribe legate alla pellicola e qui di seguito vi elenchiamo 10 curiosità che dovete assolutamente sapere.

1. Gli intrighi in Vaticano e le corrispondenze tra i nomi

Nel film, la storia di Michael (Al Pacino) s’incrocia anche con gli intrighi del Vaticano. In particolare, quelli dell'arcivescovo Paul Marcinkus, di Roberto Calvi, il banchiere di Dio, per arrivare al presunto assassinio di Papa Giovanni Paolo I, morto pochi giorni dopo aver aperto i dossier sulle finanze vaticane. Come saprete, nel 1979, anno in cui è ambientato il film, erano già morti sia papa Paolo VI che Giovanni Paolo I, ed era già stato eletto papa Giovanni Paolo II. Naturalmente, queste vicende sono raccontate attraverso personaggi di finzione, con nomi inventati (Gilday/Marcinkus) e mediante la ricostruzione puntuale di alcuni eventi (il finto suicidio di Keinszig/Calvi sul Ponte dei Frati Neri a Londra). Vi sono inoltre alcune coincidenze sui nomi scelti per il film che hanno corrispondenze con fatti e persone: ad esempio il nome di Lucchesi, Licio, è probabilmente ispirato a Licio Gelli, mentre il cognome Keinszig assomiglia a quello di Manuela Kleinszig, compagna del faccendiere Flavio Carboni.

2. La scelta criticata di Sofia Coppola per il ruolo di Mary Corleone

Sofia Coppola, figlia del regista, ottenne la parte di Mary Corleone all'ultimo momento, dopo che era stata scelta Winona Ryder. Quest’ultima, però, aveva lasciato il set dopo un giorno di riprese per la stanchezza degli impegni cinematografici di allora (aveva già girato 3 film). La decisione del cambio di ruolo era stata contestata da molti sul set, e anche alla Paramount, e dopo l’uscita del film, la performance di Sofia venne ritenuta il punto debole della pellicola, portando a casa anche un Razzie Award alla peggior attrice non protagonista. Tra l’altro, Sofia appare nei tre film della saga in tre ruoli diversi: nel primo è Michael Francis Rizzi, figlio di Connie Corleone e Carlo Rizzi, nel secondo è un'immigrata presente sulla stessa nave che porta Vito Andolini a New York dalla Sicilia mentre nel terzo film è, appunto, Mary. Si dice anche che per il ruolo di Mary Corleone, il sogno di Coppola era Julia Roberts, ma l’attrice non poteva per altri impegni. per Mary Corleone , ma aveva conflitti di programmazione in entrambe le volte in cui il ruolo era aperto . Per il ruolo fu considerata anche la cantante Madonna ma, per una questione di età, non fu scelta.

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3. Il rifiuto di Robert Duvall

La sceneggiatura originale prevedeva la presenza del personaggio di Tom Hagen, che doveva essere di nuovo interpretato dal grande Robert Duvall. L'attore, però, abbandonò l'incarico per via di divergenze di contratto con la Paramount Pictures. Per colmare il vuoto lasciato dal personaggio, venne creato quello di B.J. Harrison, il nuovo avvocato dei Corleone.

4. Al Pacino e la ricerca dei parenti a Corleone

Durante le riprese del film, Al Pacino andò a Corleone per cercare i suoi parenti, visto che la famiglia di sua madre Rose era appunto originaria del paese del palermitano. Si fermò in un noto ristorante alle porte della cittadina e chiese al proprietario se conoscesse delle persone con il cognome Gelardi che facevano di mestiere i marmisti. L’uomo contattò telefonicamente i signori indicati da Pacino ma le persone al  telefono dissero che non aveva tempo di vedere nessuno. L’attore, indignato, lasciò Corleone.

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5. Il compenso di Pacino

Ad Al Pacino furono offerti 5 milioni di dollari per interpretare di nuovo il ruolo di Michael Corleone, ma lui ne chiese 7 più bonus sugli incassi. Francis Ford Coppola rifiutò e minacciò di riscrivere la sceneggiatura partendo con la sequenza iniziale del funerale di Michael. Successivamente, però Pacino accettò i 5 milioni.

6. Ogni capitolo ha la sua celebrazione

Ogni film della saga inizia con una sontuosa celebrazione di un evento. Nel primo capitolo c’è il matrimonio di Connie, nel secondo la prima comunione di Anthony e nel terzo il riconoscimento ricevuto da Michael dalle mani di Papa Paolo VI.

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7. La morte di Corrado Gaipa/Don Tommasino

Il ruolo di Don Tommasino doveva essere di nuovo interpretato da Corrado Gaipa, ma l'attore morì prima dell'inizio della produzione. Fu sostituito da Vittorio Duse.

8. Gli attori in lizza per il ruolo di Vincent Mancini

Gli attori in lizza per il ruolo di Vincent Mancini, selezionati da Francis Ford Coppola, erano Alec Baldwin, Matt Dillon, Vincent Spano, Val Kilmer, Charlie Sheen, Billy Zane e Nicolas Cage. Alla fine, però, prevalse Andy Garcia.

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9. La Cavalleria Rusticana

L'opera lirica che fa da sottofondo alla parte finale del film è la “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni. L'Intermezzo dell'opera fa da colonna sonora anche alla famosa sequenza in cui scorrono al rallentatore i titoli di testa di “Toro scatenato”, il film in cui Martin Scorsese indaga il machismo, l'orgoglio e la gelosia degli italo-americani. La musica dello spettacolo è ben presente nella storia raccontata da Coppola sia nel culmine d'azione finale sia nell'epilogo, dove l'Intermezzo accompagna la morte solitaria del vecchio padrino.

10. Gli award mancati

Il film fu candidato a 7 Golden Globe e a 7 Oscar ma non vinse neanche una statuetta.

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