Le 10 cose de “L’alba del pianeta delle scimmie” che ancora non sapevate
Rupert Wyatt, nel 2011, dirige il reboot della serie cinematografica tratta dal romanzo del 1963, “Il pianeta delle scimmie”, di Pierre Boulle. Nel film Will (James Franco), giovane scienziato, sta cercando di sviluppare una cura per l’Alzheimer attraverso la creazione di un virus benigno capace di riparare i danni provocati dal morbo. Quando la ricerca viene chiusa, l’uomo decide di tenere con sé il figlio di una delle sue migliori cavie, lo scimpanzé Cesare. Ben presto, Cesare comincia a mutare a causa degli effetti del virus fino a divenire il capostipite di una nuova stirpe che dichiarerà guerra agli umani. La pellicola è stata un grande successo, di critica e di pubblico, ma ci sono 10 cose che, probabilmente, non sapevate.
1. Le scimmie realizzate in CGI
Ruper Wyatt, a differenza degli altri film della serie, ha voluto che le scimmie fossero realizzate utilizzando la computer grafica (CGI), invece di utilizzare dei costumi. Ad occuparsene, i geniali sviluppatori dalla compagnia neozelandese Weta Digital.
2. James Franco scelto dopo Tobey Maguire
James Franco venne contattato per la parte di Will Rodman dopo il rifiuto di Tobey Maguire, avvenuto a seguito di incomprensioni relative allo script.
3. Andy Serkis, due volte nei panni di una scimmia
Questo è il secondo film in cui Andy Serkis interpreta il ruolo di una scimmia. Nel 2005, infatti è stato “King Kong” nel kolossal di Peter Jackson. Naturalmente, ricordiamo che Serkis è anche l’attore che si “nasconde” dietro al personaggio di Gollum nella saga de “Il Signore degli Anelli”.
4. Il richiamo a “Spartacus”
La scena della liberazione delle scimmie dal parco, con l'abbattimento dell'inferriata, è stata considerata da molti critici come un omaggio alla scena della rivolta dei gladiatori in “Spartacus”, film cult del 1960 diretto da Stanley Kubrick, con Kirk Douglas.
5. Il puzzle della Statua della Libertà
Poco prima di attaccare Hunsiker (David Hewlett), Cesare se ne sta in soffitta a montare un modellino della Statua della Libertà. Si tratta, ovviamente, di un richiamo/tributo al film capostipite, “Il pianeta della scimmie”(1968).
6. Tom Felton al posto di Brandon Routh
L’attore Brandon Routh fu provinato per il ruolo di Dodge Landon, ma il regista, alla fine, ha preferito assegnare la parte a Tom Felton, il famoso Draco Malfoy della saga di “Harry Potter”.
7. I tributi a Charlton Heston
Nel film, ci sono vari riferimenti al grande Charlton Heston, protagonista del film del 1968, dov’era nei panni del cosmonauta George Taylor. Infatti, Will Rodman/James Franco è alla disperata ricerca di una cura per l’Alzheimer e Heston è morto, nel 2008, proprio dopo una lunga battaglia contro la malattia. Inoltre, nel film si vedono altri due spezzoni di film di cui l’indimenticabile attore è stato il protagonista: “I dieci comandamenti”(1956) e “Il tormento e l’estasi”(1965).
8. I registi considerati prima di Wyatt
I registi considerati prima di Wyatt sono stati: Kathryn Bigelow, Robert Rodriguez, Tomas Alfredson, Allen Hughes and Albert Hughes, Pierre Morel, James McTeigue, Dennis Iliadis and Scott Stewart.
9. La nomination per i Migliori effetti speciali
Il film è stato nominato anche agli Oscar 2012 nella categoria Migliori Effetti Speciali, andato però a “Hugo Cabret”, di Martins Scorsese.
10. Gli incassi e il budget
“L’alba del pianeta delle scimmie” è stato un grande successo al botteghino. In totale, il film ha incassato 481.800.873 dollari, a fronte di un budget di 93.