Le 10 cose de “Lo squalo” che ancora non sapevate
Il film di Spielberg, del 1975, a 40 anni di stanza resta un cult del genere, capostipite di una valanga di altri film sullo stesso filone che porta sempre milioni di persone nelle sale. Basato sull'omonimo romanzo di Peter Benchley, la storia dell’enorme squalo bianco che attacca i bagnanti sull’isola (immaginaria) di Amity ha fatto scuola e la pellicola divenne il film di maggior incasso nella storia del cinema all’epoca, fino all’uscita di “Guerre stellari” nel 1977. Tuttavia, ci sono ancora 10 cose a riguardo che dovete sapere.
1. I problemi tecnici degli squali
Per il film furono costruiti tre squali meccanici: un modello intero per le riprese subacquee – e quelle in cui l'animale si muoveva a fior d'acqua – e due apposta per girare a destra o sinistra, con un lato completamente cavo in modo da far alloggiare al suo interno i meccanismi idraulici. Tuttavia, I continui malfunzionamenti degli squali meccanici ritardarono di diversi mesi la fine delle riprese, fecero lievitare il budget e misero a repentaglio la conclusione del film. Nel giorno del collaudo, uno degli squali naufragò sul fondale a causa degli impianti idraulici corrosi dall'acqua salata. Non potendo più fare affidamento sugli squali meccanici, per procedere con le riprese si ricorse ad alcuni stratagemmi. Un esempio è l'utilizzo dei barili il cui riaffiorare dalle acque indicava l'avvicinarsi dello squalo. I tre squali meccanici vennero chiamati Bruce dalla produzione.
2. Le riprese sull’isola di Martha’s Vineyard
La località che Spielberg scelse per le riprese fu l'isola di Martha's Vineyard in Massachusetts, scelta perché l'oceano ha un fondo sabbioso a soli 9 metri di profondità fino a 19 km al largo dalla costa. Questo consentiva sia un'agevole manovra degli squali meccanici sia la scomparsa nelle inquadrature della terraferma, in modo da alimentare la sensazione di isolamento dei protagonisti. Riprese con squali veri vennero girate da Ron e Valerie Taylor nei mari dell'Australia, con un attore nano immerso in una piccola gabbia per squali creando l'illusione che lo squalo fosse enorme.
3. I pesanti divieti
Ci furono diversi divieti per “Lo squalo” in giro per il mondo, spesso anche molto pesanti, come il divieto ai minori di 18 anni in Argentina e Cile e di 16 anni in Islanda, Paesi Bassi e Finlandia.
4. La querelle con Charlton Heston
Spielberg offrì il ruolo di Brody a Robert Duvall, ma l'attore era interessato solo ad interpretare Quint. Stando a quel che dice Spielberg, Charlton Heston espresse il desiderio di interpretare il ruolo ma il regista pensò che Heston possedesse una così grande personalità che avrebbe messo in ombra lo squalo, che doveva essere la vera star del film. L’attore ci rimase molto male e rifiutò, successivamente, il ruolo del Generale Stillwell che Spielberg gli propose per il film “1941 – Allarme ad Hollywood”(1979).
5. Il calo di presenze sulle spiagge
La pellicola provocò così tanta paura che le spiagge ebbero un numeroso calo di presenze nel 1975 a causa del profondo impatto del film. Benché sia un classico del cinema d'azione, il film è da molti considerato responsabile di aver esagerato la reale pericolosità degli squali.
6. Le incomprensioni tra Robert Shaw e Richard Dreyfuss
L’attore Robert Shaw non sopportava assolutamente Richard Dreyfuss e sul set litigavano continuamente. Tuttavia, Spielberg pensò che questo poteva essere un’ottima cosa per la caratterizzazione realistica dei due personaggi che i due erano stati chiamati ad interpretare, Hooper (Dreyfuss) e Quint (Shaw), e non intervenne mai nelle loro discussioni.
7. Lo stratagemma per il braccio mozzato
Secondo Steven Spielberg, il braccio mozzato nella scena in cui si scoprono i resti di Chrissie sembrava troppo falso. Lo stratagemma trovato del regista? Seppellire una donna della troupe lasciandone fuori solo il braccio. Genio.
8. Il tema principale cult di John Williams
John Williams è il compositore della colonna sonora del film vincitrice del Premio Oscar e posizionata al sesto posto nella classifica AFI's 100 Years of Film Scores. Il tema principale, un semplice motivo composto dall'alternanza di due note, mi e fa, è diventato un classico della suspense, sinonimo di pericolo imminente.
9.Gli Oscar
Il film ha vinto 3 Oscar: Miglior colonna sonora (John Williams), Miglior montaggio (Verna Fields) e Miglior sonoro (Robert L. Hoyt, Roger Herman Jr., Earl Madery e John R. Carter). È stato anche nominato come Miglior Film, perdendo in favore di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, mentre Spielberg non è stato nominato come Miglior Regista.
Gli incassi
10. Al termine della sua vita distributiva in sala, “Lo squalo” ha incassato più di 470 milioni di dollari in tutto il mondo. L’ultimo calcolo arriva al 2010 e porta la cifra a 1,9 miliardi di dollari.