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Le 10 cose di “Seven” che ancora non sapevate

Il thriller cult di David Fincher, del 1995, è entrato nella storia del cinema grazie ad un plot ben congegnato e un cast formato da stelle del calibro di Brad Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey e Gwyneth Paltrow. Ci sono, però, 10 curiosità a riguardo che dovete sapere.
A cura di Ciro Brandi
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Il thriller cult di David Fincher, del 1995, interpretato da Brad Pitt, Morgan Freeman e Kevin Spacey, racconta la storia di un killer astuto e spietato che ucide le sue vittime in maniera raccapricciante. Sulle sue tracce ci sono il giovane e ambizioso Mills (Pitt), alla prima missione, e l'esperto Somerset (Morgan Freeman). I due, anche se totalmente diversi, imparano a convivere man mano che la caccia all'assassino si fa più serrata e il mistero comincia a districarsi. Il killer, infatti, sceglie le vittime e le uccide seguendo i sette peccati capitali. Tra atmosfere dark, scene crude e violente, regia sensazionale e performance attoriali da urlo, “Seven” (noto anche come "Se7en") è uno dei thriller decisamente migliori di sempre, ma ci sono ancora 10 cose che non sapevate. Attenzione agli SPOILER, qualora non l’aveste mai visto.

1. La pioggia

Nel film, piove tutti i giorni, tranne l'ultimo. Il motivo non è relativo ad una scelta di script, ma più di continuità. Il primo giorno in cui ha girato Brad Pitt pioveva e le riprese non potevano essere rimandate, così sono state girate molto scene con l’amato attore, anche perchè Pitt aveva tenuto a precisare che non si sarebbe trattenuto settimane sul set, poichè doveva girare anche “L’esercito delle 12 scimmie” (1995), di Terry Gilliam.

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2. La scelta di Gwyneth Paltrow

Gwyneth Paltrow è stata la prima scelta di David Fincher per la parte della moglie di Brad Pitt, dopo averla vista in “Omicidi di provincia” (1993), diretto da Steve Kloves. La Paltrow, inizialmente, non sembrò interessata, così Fincher chiese a Brad Pitt – allora suo fidanzato – d’intercedere per convincerla ad accettare.

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3. Kevin Spacey fotografo

Kevin Spacey, inteprete del ruolo dell’antagonista John Doe, ha fatto la sua prima apparizione nel film nei panni del fotografo che scatta le foto a Brad Pitt e Morgan Freeman sulla scena del crimine. Se mettete in pausa il film, quando Pitt tenta di togliergli la macchina fotografica dalle mani (verso il minuti 54), si può chiaramente vedere che è Kevin Spacey.

4. L’incidente capitato a Brad Pitt

Durante le riprese della scena in cui Mills/Pitt insegue John Doe/Spacey sotto la pioggia, Brad Pitt cadde e il suo braccio andò a sbattere sul parabrezza di un auto. L’attore fu sottoposto, addirittura, ad un intervento chirurgico. L’incidente, comunque, fu “assorbito” dalla sceneggiatura del film, dato che questa prevedeva che Mills si ferisse, anche se non esattamente in quel modo.

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5. L’unico omicidio mostrato nel film

L'unico omicidio effettivo che viene visualizzato sullo schermo è quando Mills spara John Doe, mentre è in custodia della polizia, alla fine del film. Il resto degli omicidi avviene off-screen, e lo spettatore ne  constata solo le conseguenze.

6. Il rifiuto e il pentimento di Denzel Washington

Denzel Washington ha rifiutato la parte del detective Mill, dichiarando ad Entertainment Weekly che il film era troppo "dark e cattivo”. In seguito, però, Washington si pentì della sua decisione dopo aver asssitito alla proiezione della pellicola.

7. Nessun premio importante

Il film ha fatto incetta di nomination in tutti i maggiori festival e concorsi cinematografici mondiali, ma ai Golden Globe non fu minimamente considerato e ai BAFTA fu nominato solo per la Miglior sceneggiatura originale e agli Oscar per il Miglior montaggio. Misteri di Hollywood.

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8. Il romanticismo di Guillermo del Toro

Il visionario Guillermo del Toro rifiutò di dirigere la pellicola, perché, avendo di base un’indole romantica e ottimista (almeno in quel periodo), non era d’accordo con lo script che offriva una visione totalmente oscura del mondo.

9. Il numero 7

Il numero 7 ricorre spesso nel film. Qualche esempio? Brad Pitt ha ricevuto un compenso di 7 milioni di dollari per girare “Seven”; tutti i numeri dei palazzi, nella scena iniziale del film, sono contrassegnati dal numero 7 e la "consegna finale” era prevista per le ore 7 p.m.

10. Camei d’eccezione

Nel film ci sono vari camei d’eccezione, tra cui quelli di Andrew Kevin Walker, lo sceneggiatore del film, che appare nella pellicola negli “sfortunati” panni del primo cadavere, e di Alfonso Freeman, figlio del grande Morgan, che è il tecnico che si occupa delle impronte digitali.

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