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Le 5 cose de “Il Padrino” che ancora non sapevate

La prima pellicola della trilogia firmata Francis Ford Coppola ha dato inizio al mito di don Vito e di tutta la famiglia Corlone. Ecco 5 cose che non sapevate e che dovete assolutamente conoscere: è un’offerta che non si può rifiutare.
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"Un'offerta che non si può rifiutare", frase simbolo entrata nelle migliori "citazioni da film" della storia di Hollywood. Parliamo de "Il Padrino", la prima pellicola della trilogia firmata dal regista Francis Ford Coppola, ispirata al masterpiece letterario di Mario Puzo e che vede nel cast personaggi di altissimo livello: Marlon Brando, Al Pacino, James Caan, John Cazale, Robert Duvall, Talia Shire, Diane Keaton. Il film è stato premiato con tre premi Oscar e, nel 2008, è stato inserito dall'American Film Institute al secondo posto nella classifica dei migliori cento film americani di tutti i tempi.

Nel primo capitolo seguiamo la storia di Vito Corleone che, emigrato bambino dalla Sicilia, è diventato il capo di una delle famiglie mafiose più importanti d'America. Quando verrà gravemente ferito in un attento, toccherà al figlio Michael, eroe di guerra, avvocato, che proprio "don Vito" avrebbe voluto fuori da ogni tipo di affare, gestire gli affari di famiglia. Un film gigantesco.

1. Marlon Brando rifiutò l'Oscar

Per "Il Padrino" Al Pacino, Robert Duvall e James Caan furono tutti nominati all'Oscar per il Miglior attore non protagonista. Vinse Marlon Brando il premio come Miglior attore protagonista, ma mandò un attivista apache sul palco a ritirare il premio, in segno di protesta. Non si presentò alla notte degli Oscar per sottolineare come i nativi americani venissero mostrati in maniera denigrante e falsata nei film di Hollywood.

2. Un gatto all'improvviso

Il micio che Vito Corleone accarezza nella scena con "Bonasera" non era previsto. Il regista lo vide gironzolare nello studio, così lo prese e lo piazzò sulle gambe di Marlon Brando.

3. La testa di cavallo è vera

La scena della testa di cavallo scatenò l'ira degli animalisti. La produzione incoraggiò Francis Ford Coppola ad utilizzare una testa finta, ma l'effetto ottenuto non fu realistico. Per questo trovarono un cavallo destinato al macello e ne chiesero la testa, una volta che questi sarebbe stato eliminato.

4. La clausola "Brando"

Marlon Brando è stato uno degli attori più difficili da gestire della storia di Hollywood. La produzione, infatti, non lo voleva ma Coppola fu intransigente, minacciando di abbandonare il progetto se non ci fosse stato proprio l'attore bizzoso ad interpretare don Vito Corleone. Alla fine ci si accordò con una serie di clausole, dove Marlon Brando si impegnava a rimborsare ogni danno causato da un suo eventuale comportamento scorretto, oltre ad accettare un compenso minore rispetto a quello che era il suo cachet.

5. De Niro doveva interpretare Michael Corleone

La Paramount voleva Ryan O'Neal nel ruolo di Michael Corleone. Solo Francis Ford Coppola voleva Al Pacino, che all'epoca era praticamente un esordiente, avendo un solo film all'attivo, Panico a Needle Park. Provinarono anche Martin Sheen e Robert De Niro, quest'ultimo andò benissimo come testimonia anche un video che ha fatto il giro del web. Ma alla fine, fu scelto Al Pacino e De Niro, come è noto, prese il ruolo di don Vito in gioventù.

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