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Le 5 cose di “Rocky V” che ancora non sapevate

In questo capitolo, Rocky Balboa si è ritirato dal mondo del pugilato per allenare un giovane e promettente ragazzo, Tommy Gunn. Il film, però, non ottenne il successo sperato. Volete saperne di più? Ecco, allora, le 5 curiosità legate al film che, probabilmente, non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Nel 1990, l’esperto regista John G. Avildsen accettò la sfida di “Rocky V”, dopo aver diretto anche il primo capitolo, e a cinque anni di distanza dal colossale successo di “Rocky IV”. La pellicola è sempre sceneggiata e interpretata da Sylvester Stallone e, nel film, Rocky Balboa si è ritirato dal mondo del pugilato per allenare un giovane e promettente ragazzo, Tommy Gunn. Purtroppo, la fortuna non è stata dalla parte di Stallone e del regista, dato che il film non ottenne il successo sperato. Non vogliamo, però, anticiparvi nulla e v’invitiamo subito a leggere le 5 curiosità legate al film che, probabilmente, non sapevate.

5 curiosità che dovete sapere

1. Nel film, il ragazzo che interpreta il ruolo di Robert “Rocky” Balboa Jr., figlio di Rocky, è Sage Stallone, il figlio di Sylvester nella realtà, nato dal primo matrimonio dell’attore con Sasha Czack. Sage, purtroppo è morto il 13 luglio 2012, all’età di 36 anni. L’uomo fu trovato dalla donna di servizio, nel suo appartamento di Los Angeles. L’autopsia rivelò che la morte era avvenuta per arresto cardiaco naturale. L’evento distrusse totalmente Sylvester Stallone che era fortemente legato a suo figlio, da sempre considerato come un fratello minore o un amico di cui non poteva fare a meno. L'attore invitò più volte la stampa a rispettare la tragedia che l'aveva colpito e, soprattutto, non fare illazioni su uso di droghe o simili che, col tempo, si sarebbero rivelate, come dicevamo, totalmente infondate.

2. Il giovane ragazzo che Rocky allena, Tommy Gunn, è interpretato da Tomas David Morrison, che fu realmente campione mondiale dei pesi massimi, nel 1993. Il pugile è morto il 1° settembre 2013, a 44 anni, in un ospedale del Nebraska, ma ad un anno di distanza, non è ancora chiara la causa del decesso. C’è chi sostiene che sia morto a causa della Sindrome di Guillain-Barré, che col tempo provoca la paralisi totale degli arti, ma sua madre sostiene che Tommy avesse contratto l’HIV, nonostante le smentite della moglie di Morrison, Trisha. Il mistero resta aperto.

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3. In “Rocky V” torna anche Burgess Meredith, nel ruolo di Mickey Goldmill, l’allenatore di Rocky, visto in “Rocky”, “Rocky II” e “Rocky III”. Nella pellicola, il personaggio appare in vari flashback e, in alcune scene tagliate in post-produzione, Mickey appare sui binari della ferrovia durante lo scontro tra Rocky e Tommy e, come nella versione originale, incoraggia il suo allievo a rialzarsi e ad affrontare l’avversario.

4. Negli Stati Uniti, “Rocky V” è stato il capitolo della saga con incasso minore. La pellicola ha, infatti, racimolato solamente 40.9 milioni di dollari, nonostante la campagna pubblicitaria martellante, avviata molto tempo prima dell’uscita. L’incasso globale è stato di 119 milioni di dollari.

5. In netta controtendenza rispetto agli incassi è stata la critica. Il Los Angeles Times, per esempio, ha considerato “Rocky V” come il miglior film della saga e anche sul celebre sito Rotten Tomatoes, il 21% delle recensioni professionali ha espresso un giudizio positivo sul film.

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