L’importanza e la conseguenza delle scelte ne “La mia seconda volta” di Alberto Gelpi

Dopo “La voce del lupo”(2018), Alberto Gelpi torna nelle sale con “La mia seconda volta”, pellicola basata sulla storia vera di Giorgia Benusiglio, una ragazza di 17 anni che ha rischiato la vita per una pasticca d’ecstasy. Nella pellicola Giorgia è interpretata da Mariachiara Di Mitri. La ragazza studia al liceo artistico e, tramite suo fratello, conosce la 23enne Ludovica/Vee (Aurora Ruffino), che sogna di diventare scenografa. Entrambe vivranno sulla loro pelle l’imprevedibilità del destino, amori inaspettati e le conseguenze delle loro scelte, che non saranno sempre positive ma gli insegneranno le gioie e i dolori della vera vita.

Gelpi ha descritto alla perfezione ciò che ha voluto dire con la sua pellicola:

“La mia seconda volta” è un film sull’importanza delle scelte. Ogni giorno, vivendo, ci troviamo di fronte a bivi, più o meno visibili, che ci costringono a scegliere. Ci sono scelte difficili, quelle che necessitano di attenzione, di riflessione, di tempo. E ci sono quelle facili, immediate, a cui si risponde quasi senza pensarci perché “ci piacciono”. Eppure il loro comune denominatore è la non-certezza della conseguenza. “La mia seconda volta” è allora un film sulle conseguenze. Uno spunto di riflessione lasciato ai ragazzi e agli adulti, che non intende fare moralismi né lanciare insegnamenti a tutti i costi. Un quadro il più possibile oggettivo che ogni spettatore potrà guardare per formarsi una propria idea. Senza dimenticare però che il film è ispirato ad una storia vera. E dunque “La mia seconda volta” è un film sulla vita. Sui giochi e sull’imprevedibilità di ogni giorno. Sulla consapevolezza che anche volendo, spesso, non si può tornare indietro.

Roberto Lucarelli è il direttore della fotografia mentre il montaggio e le scenografie sono stati curati, rispettivamente, da Viviana Vittigli e Viviana Panfili. Le musiche sono state composte da Sandro e Pierpaolo Di Stefano. “La mia seconda volta” sarà nelle sale a partire dal 21 marzo.

La trama

Giorgia è una 18enne vitale e creativa che brucia dalla voglia di finire la quinta liceo artistico ed evadere dalla provincia dove è cresciuta, la stessa in cui, per studiare all’Accademia di Belle Arti, si è ritirata Ludovica. Lei ha 23 anni e vuole diventare scenografa. Conosciutesi tramite il fratello di Mariachiara, le due ragazze scopriranno l'imprevedibilità del destino, tra amicizie profonde, amori inaspettati e sogni d’evasione accesi da una variopinta carovana sulle rive d’un lago. Troveranno il coraggio di affrontare le conseguenze delle loro scelte, perché nessuno è un’isola e il gesto di ognuno, nel bene o nel male, si riflette su tutti gli altri. Un viaggio verso l’età adulta che tocca le speranze, i timori, le difficoltà e le gioie di ogni percorso di crescita.

Il cast

Dopo alcuni lavori a teatro e la serie web “Fuck the Zombies”, per Mariachiara Di Mitri (Giorgia) la pellicola di Gelpi rappresenta il suo esordio sul grande schermo. Simone Riccioni (Davide), invece, lo abbiamo visto in “Universitari – Molto più che amici”(2013), “La festa”(2013), “Come saltano i pesci”(2016)  e ne “La voce del lupo” dello stesso regista. Aurora Ruffino (Vee) ha esordito ne “La solitudine nei numeri primi”(2010), poi è stata nel cast di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”(2013) e nelle serie tv “Questo nostro amore”, “Braccialetti rossi”, “Non dirlo al mio capo” e “I Medici”. Il resto del cast è composto da: Daniela Poggi (Madre di Vee), Luca Ward (Padre di Davide), Federico Russo (Luca), Isabel Russinova (Cartomante/Primario), éaola Sotgiu (Docente), Ettore Belmondo (Professor Cremaschi) e Yuri Napoli (Matteo).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Giorgia Benusiglio ha rischiato la vita a soli 17 anni per aver ingerito mezza pasticca di ecstasy. Per salvarla, i medici hanno dovuto effettuare urgentemente un trapianto di fegato.

2. Il regista Alberto Gelpi ha detto che neò film sono raccontati alcuni momenti della vita reale di Giorgia ma poi la vicenda è stata romanzata, creando altre storie attorno alla principale.

3. Il film è stato girato a Corridonia, Macerata, Recanati e Civitanova.