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Lino Banfi: “Matteo Salvini e Luigi Di Maio per me come due nipoti: separatevi, è meglio”

L’attore pugliese, storico interprete della commedia italiana ma anche rappresentante dell’Unesco, dice la sua sull’attuale crisi di governo, manifestando affetto sia per Di Maio che per Salvini: “Per me sono come due nipoti, manco sotto tortura posso dire chi preferisco tra l’uno e l’altro. Figlioli miei, se dovete continuare così, forse è meglio se vi separate”.
A cura di Valeria Morini
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È il "nonno" più amato d'Italia e intramontabile attore della commedia nostrana, ma anche il commissario dell’Unesco: Lino Banfi, in un'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, ha commentato l'attuale crisi di governo, offrendo consigli ai rappresentanti di Lega e Movimento 5 Stelle e invitando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a intervenire per risolvere la situazione.

Lino Banfi nonno buono di questo governo

L'attore pugliese si è definito "nonno buono di questo governo" e ha manifestato affetto sia per Matteo Salvini che per Luigi Di Maio, nonostante il primo avesse criticato la sua nomina a rappresentante italiano dell'Unesco: "Per me sono come due nipoti, manco sotto tortura posso dire chi preferisco tra l’uno e l’altro. Siamo preoccupati per questa nuova situazione e se dovremo andare a votare, ci andremo. Anche se è una bella rottura di balle". Alla fine, Banfi ha dispensato un bonario suggerimento ai due volti politici:

Figlioli miei, se dovete continuare così, forse è meglio se vi separate.

Il ritorno di Lino Banfi come attore

Banfi non si limita a parlare di politica, ma presto tornerà anche a recitare. È il ruolo che decisamente gli si addice di più, eppure l'attore 83 enne è lontano dalle scene da qualche anno: le ultime apparizioni furono quella nell'ultima stagione di "Un medico in famiglia" e il cameo in "Quo vado?" con Checco Zalone, entrambe datate 2016. Attualmente, è in attesa di lavorare a una fiction con Al Bano, le cui riprese dovrebbero iniziare dopo l'estate. Lui e il cantante di Cellino San Marco saranno rispettivamente un frate e un mafioso pentito. Tra gli impegni di Banfi, anche la gestione della sua Orecchietteria, il ristorante situato nel quartiere Prati di Roma.

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