Lost: finale sesta stagione svelato da un call sheet smarrito
Quello di lasciare incautamente alla mercè di tutti in bar e ristoranti appunti e documenti importanti, sembra essere davvero il nuovo trend del momento. Nemmeno qualche settimana fa sul tavolo di un pub inglese è stata dimenticata la sceneggiatura dell’ultimo Harry Potter. Colpa degli effetti inebrianti della birra o una semplice mossa pubblicitaria? Fatto sta che la circostanza si è ripetuta, questa volta alle Hawaii.
In una tavola calda di Honolulu, pochi giorni fa, sono stati rinvenuti alcuni fogli contenenti presunti spoiler sulla fine della serie creata da JJ Abrams. Si tratterebbe del call sheet dell’ultimo episodio di Lost, The End, ovvero il cosiddetto foglio di chiamata utilizzato dai produttori per convocare gli attori sul set in determinati giorni, e che solitamente contiene nei dettagli anche l’intero piano di lavorazione della giornata con relative location. Mai come in questo caso il condizionale è d’obbligo, perché potrebbe trattarsi dell’ennesimo tiro mancino di Damon Lindelof and Carlton Cuse ai telespettatori più impazienti di conoscere l’epilogo dei sopravvissuti del volo Oceanic 815. Pare però che la Abc ha confermato che il documento in questione “è di nostra proprietà” e che “contiene alcuni elementi di verità”.
Sul primo foglio, accanto alla scritta Lost, campeggia la data delle riprese: 22 aprile 2010. E, in effetti, leggendo quanto scrive Carlton Cuse sulla sua pagina di Twitter, i conti tornano. Proprio intorno a quella data “Jack Bender sta girando altre scene del finale (…) gli ultimi giorni alle Hawaii sono incredibilmente emozionanti per gli attori che stanno finendo di lavorare allo show che li ha impegnati per sei anni”. In fondo alla pagina scopriamo chi sono invece gli attori chiamati in causa: Matthew Fox (Jack), Terry O’ Quinn (Locke), Josh Holloway (Sawyer), Jorge Garcia (Hurley), Henry Ian Cusick (Desmond) e Micheal Emerson (Ben), più uno stuntman. Nel mezzo, una breve descrizione delle sei scene da girare, gran parte delle quali sono ambientate all’interno di una caverna o nei pressi di una cascata. A colpire è la frase “Jack in Hell” (Jack nell’inferno), che se il documento si rivelasse vero, confermerebbe le teorie secondo cui l’isola sia una sorta di limbo tra la vita terrena e l’inferno, se non l’inferno stesso come suggerito da Richard Alpert nell’episodio Ab Aeterno.
Che si tratti di un inidizio sul finale della serie o di una trovata pubblicitaria non resta che aspettare il 23 maggio, l’inizio della fine di Lost.
Enrica Raia