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Lunetta Savino protagonista di “Rosa”, film in cui si intrecciano lutto e sessualità

Lunetta Savino interpreta Rosa, nel nuovo film presentato al Bari International Film Fest. L’attrice veste i panni di una donna distrutta dalla morte improvvisa della figlia diciottenne, che ritrova la forza di occuparsi di se stessa, e di un marito da tempo trascurato, in un modo inaspettato. Un incontro elegante e delicato tra dolore e sessualità è l’ingrediente vincente di questo film di Katia Colja.
A cura di Ilaria Costabile
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È stato presentato oggi, 2 Maggio, al Bari International Film Festival, "Rosa" il nuovo film con protagonista Lunetta Savino. L'attrice pugliese, volto di tante fiction di successo, affronta in maniera delicata ed intensa la storia di una madre, distrutta dalla morte della figlia. Ma sarà da questo terribile lutto, che la donna troverà la forza per re-inventare se stessa.

Dalla morte un'inaspettata rinascita

Rosa è una madre, una moglie, ma ancor di più una donna, che cerca di ricostruire la sua personalità in seguito ad un evento tanto distruttivo come la morte di un figlio. Igor è suo marito, da quarant'anni ed un uomo chiuso, disattento nei confronti di quella che un tempo era stata la sua compagna; lei, Rosa è malinconica, rancorosa e dimessa. Il suo matrimonio risente profondamente della perdita di Maja, già sopravvissuto a profondi momenti di crisi, il suo rapporto con il marito crolla sotto il peso di un fardello troppo ingombrante da portare. All'abbandono della loro secondogenita, si contrappone l'unico motivo per mantenere in piedi la loro relazione, ovvero il matrimonio della figlia maggiore Nadia. Ma non sarà solo questo evento a riequilibrare una vita che sembra sgretolarsi sotto l'incombenza del lutto.

Rosa scopre, per caso, che la figlia Maja gestiva una vendita di sex toys insieme ad una sua amica, la parrucchiera Lena. Ma non solo, entrambe organizzavano degli incontri dedicati alle donne, attraverso i quali potessero scoprire la propria sessualità. Dapprima restia ad avvicinarsi a questo mondo, da lei così distante, la donna ormai sessantenne, si lascia corteggiare dalla curiosità. Ad ogni incontro Rosa impara di nuovo a comunicare con il suo corpo, riscoprendo i contatti con quelle parti di sè troppo spesso dimenticate. I segreti della figlia aiuteranno questa madre chiusa nel suo dolore ad aprirsi all'amore verso se stessa e verso gli altri, compreso il marito. Come dichiara la stessa Lunetta Savino, per la prima volta protagonista di un film sul grande schermo: "il film ha indubbiamente una sua sensualità ed è anche importante perché racconta di una sessualità femminile e del suo piacere di cui si parla forse troppo poco". 

Lunetta Savino senza maschere

La pellicola è stata prodotta da Daniele Di Gennaro per Minimum Fax Media e da Igor Pedicek per Casablanca, con Rai Cinema e scritto da Elisa Amoruso, Katja Colja, anche regista del film e Tania Pedroni, ed è girato in Slovenia e in Italia. Nel cast sono presenti anche Boris Cavazza, Anita Kravos e Simonetta Solder. Valore aggiunto del film è la naturalezza della protagonista, il coraggio di mostrarsi senza timore, secondo i canoni della sua età, parlando di un argomento che ancora adesso suona come un tabù, l'attrice infatti ha affermato: "Sono un attrice e lavoro con la mia faccia e questa non la tocco". 

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