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Marilyn Monroe era rifatta, le prove in alcuni documenti (FOTO)

Cartelle mediche, lastre e testimonianze del dottor Gurdin dimostrerebbero interventi chirurgici al mento e al naso cui la donna si sottopose attorno al 1950. Andranno all’asta, l’identità del venditore è sconosciuta. La fine un mito?
A cura di Andrea Parrella
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Ormai si può stare certi di una cosa che per anni si è provato a tenere nascosta: Marilyn Monroe era rifatta. E' vero, detta così può sembrare una notizia di stampo scandalistico. Per la verità, sulla base di quanto dice il Daily Mail, esistono documenti medici che verranno messi all'asta nei prossimi giorni i quali dimostrerebbero che l'attrice, simbolo del cinema e di un'intera era, si sottopose ad interventi chirurgici a fini meramente estetici. Una serie di radiografie e di cartelle cliniche che offrono una storia medica di Marilyn, potrebbero fruttare una cifra che va dai 15000 ai 30000 dollari al venditore, chiaramente rimasto nell'anonimato. Il medico invece, Michael Gurdin, che afferma di aver donato al venditore questi documenti, testimonia che la donna andò davvero sotto i ferri: "Nessuno ha mai creduto che quella donna potesse essersi sottoposta a operazioni di tipo estetico e che chi lo credeva stesse tentando di speculare. Tutti credevano fosse una bellezza naturale, non potevano credere al contrario".

I documenti del dottore fanno riferimento ad un impianto di cartilagine in corrispondenza del mento di Marilyn Monroe, rinvenuto in una lastra del 1950, che secondo lui era sul punto di dissolversi o comunque essere danneggiato. Si trattava di un intervento dovuto ad una deformazione strutturale cui era soggetta la signora Marilyn Miller (sui documenti era indicato il suo cognome da sposata, il congome del regista Arthur). Si tratterebbe di un tipo di intervento, quello di chirurgia plastica, che fino al 1950 non era assolutamente praticato e non se ne conosceva nemmeno l'esistenza. Ma non è tutto, perché tra i documenti esistenti i sono anche delle radiografie riferite ai profili della donna e dunque all'analisi ai raggi x della sua ossatura dentale e nasale.

Che anche al naso avesse portato delle modifiche lo si potrebbe dedurre dalle memorie del chirurgo plasitco californiano Norman Leaf, che nel 2010 scrisse appunto, in corrispondenza ai dati contenuti nelle cartelle mediche di Gurdin, che la divina Marilyn (ecco una sua stupenda raccolta di foto) si fosse sottoposta ad un'operazione chirurgica al mento e che avesse ritoccato anche il suo naso, compensando ad una microfrattura con una rinoplastica sulla punta del naso. Microfrattura emersa solo da un'analisi delle lastre che andranno all'asta, visto che lo stesso Leaf assurge di credere che non ci fosse alcun danno, caldeggiando l'ipotesi che l'operazione fosse a scopo meramente estetico.

Insomma, nel merito dell'autenticità dei documenti non si ha la presunzione di dire alcunché per dimostrarne l'attendibilità o la falsità. La corrispondenza di varie testimonianza potrebbe comprovare l'ipotesi che l'attrice fosse realmente rifatta. D'altronde, una supposizione in merito la si potrebbe fare anche osservando alcune foto precedenti al 1950 e confrontandole con alcune successive, per azzardare che qualche differenza ci sia. Ma d'altronde, potrebbe essere una suggestione vittima del condizionamento psicologico. D'altronde, il mito di Marilyn Monroe è anche questo.

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