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Mark Salling e i motivi dietro il suicidio: “Era depresso, aveva perso tutti i suoi amici”

Nuovi dettagli sul tragico suicidio dell’attore di Glee. Secondo persone a lui vicine, era depresso e tutti lo avevano abbandonato dopo lo scandalo pedopornografico. Inoltre, non avrebbe mai superato la morte del collega Cory Monteith.
A cura di Valeria Morini
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Nuovi dettagli emergono dopo la tragica scomparsa di Mark Salling, l'attore americano noto soprattutto per la serie tv "Glee" che è stato trovato morto per impiccagione il 30 gennaio. Salling si è tolto la vita: era in attesa di giudizio dopo aver patteggiato per le accuse di possesso di materiale pedopornografico e rischiava dai 4 ai 7 anni di prigione. Ora, è Us Weekly a riportare le dichiarazioni di amici dell'attore, che ha raccontato quali sarebbero, a suo dire, le cause del suicidio: una forte depressione dopo l'abbandono da parte di tutti in seguito all'arresto, il dolore mai superato per la morte dell'amico Corey Monteith.

Le ragioni del suicidio, secondo l'amico di Salling

Il corpo senza vita di Salling è stato trovato dalla polizia a Los Angeles, poche ore dopo che la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa. L'attore si è impiccato a un albero, a soli 35 anni. Lo scandalo per pedopornografia l'aveva segnato profondamente, sostiene la persona contattata dal sito americano: Salling si era trovato completamente solo, dopo che quasi tutti i suoi amici lo avevano abbandonato.

Vedeva tutto nero ormai. Era molto solo e molto depresso. Sarebbe finito presto in prigione e praticamente chiunque faceva parte della sua vita lo aveva tagliato fuori. Dopo lo scandalo, molte persone lo hanno escluso. C'era qualcuno con cui poteva ancora parlare qualche volta, ma aveva perso tutte le sue vere amicizie. Si era allontanato da Los Angeles dopo la notizia, perché voleva uscire da quella situazione.

Salling non aveva superato la morte di Cory Monteith

Sempre a Us Weekly, un'altra fonte vicina a Salling ha parlato anche del dolore mai passato per un'altra morte prematura, quello della co-star di "Glee" Cory Monteith: "Mark reagì con molta difficoltà alla morte di Cory, non l'ha mai superata. Era così affranto e ferito che non ha mai chiesto aiuto né ha mai parlato di quello che provava". Monteith è morto nel 2013 per un'overdose, forse accidentale, di droghe e alcool. La notizia della morte di Salling ha scosso profondamente l'attrice Lea Michele, anche lei interprete di "Glee" che era stata storica compagna di Monteith. Un dolore fortissimo, dicono gli amici, per la star che ancora oggi vive nel ricordo del fidanzato scomparso.

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