Mark Salling ritrovato impiccato a un albero, ne era stata denunciata la scomparsa poche ore prima
Mark Salling si è tolto la vita impiccandosi a un albero nei pressi di un fiume a Sunland, a Los Angeles. È il sito TMZ a diffondere i dettagli della morte dell’attore di Glee. Pare che un familiare ne avesse denunciato la scomparsa intorno alle 00.30 del martedì. Poche ore dopo, la polizia di Los Angeles ha ritrovato la sua auto nei pressi di un campo di baseball per poi rinvenire il corpo di Salling appeso a un albero, privo di vita. Al momento del ritrovamento Mark era “morto da qualche tempo per impiccagione”.
Era in attesa di giudizio per pedopornografia
Salling era in attesa di giudizio dopo aver patteggiato per pedopornografia. In seguito alla soffiata di una sua ex fidanzata, la polizia aveva ritrovato all’interno del suo computer personale circa 50mila foto di minori in atteggiamenti compromettenti e 600 video. L’attore di Glee aveva accettato di patteggiare per evitare una condanna più dura. Rischiava tra i 4 e i 7 anni di prigione. Era stato condannato, inoltre, a risarcire con 50 mila dollari ognuno dei minori ritratti nelle foto in questione. Nel 2013, inoltre, era stato accusato di violenza sessuale da una donna che aveva raccontato di essere stata forzata dall’attore a subire un rapporto non protetto.
Il commento dell’avvocato di Salling
La notizia della morte di Mark Salling è stata confermata da Michael Proctor, il suo avvocato. Attraverso un comunicato stampa, l’uomo ha fatto sapere di ritenere che l’attore fosse stato vittima di un errore di giudizio: “Posso confermare che Mark Salling è morto stamattina presto. Mark era una persona gentile e amorevole, una persona di grande creatività, che stava facendo del suo meglio per espiare alcuni errori seri e errori di giudizio. La famiglia Salling apprezza il sostegno che sta ricevendo e chiede che la loro privacy sia rispettata”. L’attore di Glee aveva già tentato il suicidio nell’agosto scorso, tagliandosi i polsi.