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Mel Gibson: una carriera Fuori Controllo tra regia e recitazione

Il 19 marzo esce Fuori Controllo, thriller in cui torna Mel Gibson l’attore, ma è gia flop in patria.
A cura di Ambra Zamuner
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Il combinaguai Mel Gibson riprende la professione di attore, dopo gli ultimi sette anni da regista e torna sul grande schermo con un thriller Fuori Controllo, in cui interpreterà un detective che indaga sulla morte della figlia, uccisa sulla porta di casa. Il film sembra non sia andato troppo bene al botteghino d'oltreoceano, d'altraparte non è una novità un Mel Gibson con il distintivo. L'abbiamo visto in tanti film che l'hanno reso famoso, soprattutto in Europa, tutti i cicli di Arma Letale ad esempio, al fianco di Danny Glover o nell'indipendente The Million Dollar Hotel di Wim Wenders, in cui divideva la scena con Tim Roth e Milla Jovovich.

Tanti sono anche stati i film da home video di Gibson, come Ransom-Il riscatto, diretto da Ron Howard con Renè Russo e Gary Sinise (Csi New York),What Women Want di Nancy Meyers la regista delle commedie rosa in cui Mel Gibson sentiva i pensieri delle donne. Soldato in We Were Soldiers, padre spaventato dagli alieni in Signs di M. Night Shyamalan, pensieroso sul mistero della vita nell'adattamento di Amleto che Franco Zeffirelli fece nel 1990, durante il suo ciclo di ispirazione Shakespeariana, Gibson ha avuto una carriera costellata di pellicole, che a ricordarle tutte si fa davvero fatica, ma alla regia si cimentò già con L'uomo senza volto e Braveheart che vinse 5 Oscar nel 1995, e per il quale Gibson si portò a casa il globo d'oro per la miglior regia. Il 2000 è l'anno del Patriota di Ronald Emmerich, in cui emerge per la prima volta il talento del compianto Heath Ledger, mentre il padre "Mel" si sacrifica per la patria.

Eppure sembrava così innocuo, mentre correva sull'asfalto con la sua V8 Interceptor nella saga di Mad Max, gloriosi film degli anni ottanta calati da George Miller in un'atmosfera post apocalittica in cui Gibson si trovava davvero a suo agio, nel dare la caccia ai cattivi. E a denigrare Tina Turner che cantava "We don't need another hero".

Dopo duri colpi alla carriera invece la maturità è arrivata, dopo il successo planetario de La passione di Cristo, che risultò il film più visto in Italia durante la Pasqua del 2004, con il suo immancabile bagaglio di critiche religiose, anche Apocalypto film di una violenza senza precedenti scioccò ma interessò il pubblico tre anni fa, pubblico che potrà, secondo volere, riassaporare le doti del proprio attore preferito.

Ambra Zamuner

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