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Michael Douglas è troppo gay, Hollywood boccia il suo film

“Behind the candelabra” è il film di Steven Soderbergh presentato al prossimo Festival di Cannes, interpretato da Michael Douglas e Matt Damon, che racconta la storia d’amore tra il pianista Liberace e il suo compagno. Ma il film non sarà distribuito al cinema.
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"Hollywood non è pronta ad un film del genere". E' triste Michael Douglas nel raccontare alla stampa che "Behind the candelabra" di Steven Soderbergh, che lo vede protagonista al prossimo Festival di Cannes, vedrà la luce soltanto il televisione. La pellicola racconta la storia d'amore del pianista e attore americano Liberace, con il suo compagno Scott Thorson, interpretati rispettivamente da Douglas e da Matt Damon. In quello che potrebbe essere l'ultimo film del regista, quasi per ironia della sorte, vedrà la luce solo in televisione, il prossimo 26 maggio, grazie all'intervento della HBO. Un film giudicato troppo "progressista" e troppo "gay" dai distributori di Hollywood. Michael Douglas spara a zero:

Nessuno lo ha detto apertamente, ma tutti hanno fatto capire di non voler avere a che fare con questo progetto. Troppo progressista. Gli studios non sanno ancora come affrontare tematiche che a loro sembrano trasgressive. E anche personaggi come me e Matt devono rivolgersi al mercato degli indipendenti per realizzare progetti che affrontano temi scomodi. A Hollywood, una star è potente solo se fa quello che vuole il mercato. Per un film come questo, nemmeno i piccoli distributori hanno avuto il coraggio di osare. Per fortuna che c'è la tv privata e le reti via cavo come la HBO. Meglio il piccolo schermo che niente

Il film è tratto dall'autobiografia di Vladizu Valentino Liberace, americano ma di origini italiane (il padre era originario di Formia), divenne famoso tra gli anni '50 e '70, sia come artista, sia per il suo stile di vita giudicato eccessivo. In vita negò sempre di essere omosessuale, ma negli ultimi anni di vita proprio il suo compagno lo trascinò in tribunale, pretendendo gli alimenti, come se fosse una ex moglie. Liberace morì di Aids nel 1987, quando aveva 68 anni.

"Perché non al cinema?" Se lo chiede Soderbergh, soprattutto dopo l'esperimento, riuscitissimo sia per la critica che per il botteghino, di Brokeback Mountain.

Incomprensibile, soprattutto dopo un film come Brokeback Mountain. Per di più il mio film è anche divertente, non drammatico. Sono caduto dalle nuvole. Per fortuna c'è l'Europa, sono felice che sia in concorso a Cannes, per certe cose gli europei sono molto più avanti di noi.

L'appuntamento, per gli americani, è fissato dunque al 26 maggio sulla HBO. C'è molta curiosità intorno a questo film, il mancato arrivo al cinema ha generato, in automatico, un'attesa spasmodica. Certo c'è da meravigliarsi, alla luce di queste considerazioni e delle dichiarazioni dei protagonisti della pellicola, sulla decisione delle major di non distribuire Behind the Candelabra. Lecito condividere il rammarico per l'ennesima occasione sprecata.

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