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Mickey Rourke festeggia i 60 anni e torna sul set con Kim Basinger

Il sex-symbol degli anni ’80-’90 spegne 60 candeline. La sua vita è stata piena di alti e bassi, ma l’attore ha trovato sempre la forza di rialzarsi, raggiungendo traguardi insperati.
A cura di Ciro Brandi
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Mickey Rourke

Oggi il “bad boy” per eccellenza di Hollywood compie 60 anni. L’attore, ed ex-pugile, ha avuto una vita davvero molto intensa e travagliata, fatta di notevoli alti ma anche di tremendi bassi che lo hanno portato sull’orlo del baratro. Rourke nasce da una famiglia cattolica, cresce nei sobborghi di Miami. Qui si dedica assiduamente al pugilato ma, dopo un feroce incontro, rimedia delle ferite molto serie e decide di lasciar perdere. Un amico di università gli affida un piccolo ruolo in uno spettacolo teatrale e da lì la folgorazione. Il giovane Mickey si trasferisce a New York, dopo aver chiesto un prestito alla sorella, e qui frequenta il prestigioso Lee Strasberg Institute, assieme ad Al Pacino e ad altri grandi attori.

Mickey Rourke e Kim Basinger

Il debutto avviene nel 1979, nel film di Spielberg ,“1941: Allarma a Hollywood, ma i critici si accorgono di lui quando interpreta il piromane nel film “Brivido caldo”(1980) e in “Rusty il selvaggio”, dove recita la parte del fratello maggiore di Matt Dillon. A metà degli anni ’80 diventa una star di prima grandezza: il ruolo di John Gray in “9 settimane e 1/2”(1986), accanto alla bellissima Kim Basinger, lo elegge sex-symbol mondiale, e l’anno successivo gira “Angel Heart”, di Alan Parker, altra pellicola piena di scene scabrose ed esplicite. All’inizio degli anni ’90 inizia la fase discendente della sua carriera, dovuta a scelte sbagliate, sia nella vita privata che nel lavoro. Si parla di abuso di droghe, viene fotografato in compagnia di una gang di motociclisti e si vocifera di contatti con persone legate all’associazione criminale di John Gotti. Nel 1990 conosce sua moglie Carré Otis, sul set del controverso “Orchidea Selvaggia”. I due restano insieme fino al 1998, ma la loro relazione non è mai stata rose e fiori, dato che la bella Otis viene ricoverata per una overdose di eroina. Nel 1991 decide che deve tornare sul ring, vincendo vari incontri ma subendo tantissimi infortuni e danni al volto ai quali rimedia con vari interventi di chirurgia plastica che lo trasformano in un’altra persona.

The Wrestler

Nel 2005 inizia la sua rinascita grazie al ruolo di Marv in “Sin City”, di Frank Miller e Robert Rodriguez, e la consacrazione, nel 2008, con “The Wrestler”, diretto da Darren Aronofsky, che si aggiudica il Leone d’Oro al Festival di Venezia. A Gennaio del 2009 ritira il Golden Globe per la sua straordinaria interpretazione del wrestler Randy “The Ram” Robinson e viene candidato agli Oscar. Nel 2010 prende parte a due pellicole di successo come “Iron Man 2” e “I mercenari”, diretto dal suo amico Stallone. Tarsem Singh lo chiama per “Immortals”, nel 2011, e il 31 dicembre prossimo uscirà nelle sale USA, il suo ultimo film, un action-western intitolato “Dead in Tombstone”, per la regia di Roel Reiné. Nel 2013, dopo 26 anni, Rourke tornerà sul set con Kim Basinger per il film drammatico-politico “Black November”, diretto dal regista nigeriano Jeta Amata.

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