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Miglior canzone ai David 2021 è Immigrato di Checco Zalone, la satira contro il razzismo

Luca Medici, in arte Checco Zalone, si è collegato in video con la cerimonia dei David di Donatello 2021 condotta da Carlo Conti. È il vincitore alla Miglior canzone con “Immigrato”, dal film “Tolo Tolo”. Non è mancata l’ironia. “La mia famiglia sono lì che dormono”, ha scherzato Zalone, prima di gridare un “Mariangela! Non gliene frega niente che ho vinto”, ha ironizzato, prima di passare ai ringraziamenti. “È una bella canzone, io sono timido quindi mi sono preparato un discorso”.
A cura di Giulia Turco
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Checco Zalone è il vincitore del David di Donatello 2021 dedicato alla miglior canzone, per "Immigrato" nel suo film "Tolo Tolo". Con il videoclip della canzone, che ha lanciato il film uscito nelle sale l'1 gennaio 202o, l'attore e regista pugliese ha portato in scena una situazione comica in compagnia del protagonista, un ragazzo di origini africane, con un'ironia che ruota intorno gli stereotipi sui migranti, non senza polemiche.

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Le parole di Checco Zalone dopo la consegna del David

Luca Medici, in arte Checco Zalone, si è collegato in video con la cerimonia dei David di Donatello 2021 condotta da Carlo Conti. Non è mancata anche in questo caso l'ironia. "La mia famiglia sono lì che dormono", ha scherzato Zalone, prima di gridare un "Mariangela!", che non ha ricevuto risposta. "Non gliene frega niente che ho vinto", ha ironizzato, prima di passare ai ringraziamenti. "È una bella canzone, io sono timido quindi mi sono preparato un discorso: dedico questo premio ai miei produttori, al protagonista del film insieme a me e alla mia famiglia che dorme".

Le polemiche su "Immigrato"

A pochi giorni dall'uscita del videoclip "Immigrato" era già diventato un caso, in un mare di polemiche. Checco Zalone ha abilmente portato in scena i luoghi comuni che intercorrono tra "l'italiano medio" e i migranti, passando per tutti gli stereotipi dai ragazzi di colore al semaforo, al benzinaio, a quelli che aiutano a sistemare i carrelli al supermercato. Il regista gioca sia con il testo che con le immagini portate in scena, raccontando con abile leggerezza il fenomeno migratorio in Italia declinato in maniera razzista. Ecco il testo integrale della canzone:

All'uscita del supermercato
Ti ho incontrato
("il carrello lo porto io")

Al distributore di benzina
("metto io, metto io")
Monetina

Al semaforo sul parabrezza
C'è una mano nera con la pezza
E ritrovo quel tuo sguardo malandrino che mi dici
"C'ha due euro per panino!"

Immigrato
quanti spiccioli ti avrò già dato
Immigrato
mi prosciughi tutto il fatturato

Poi la sera la sorpresa a casa
Al mio ritorno
Ti ritrovo senza permesso nel soggiorno
Ma mia moglie non è spaventata
Anzi
Sembra molto rilassata
E ritrovo quel suo sguardo malandrino
Che faceva quando…
Quella roba lì
La faceva…

Immigrato
Sembra proprio che ti sei integrato
Immigrato
Favorisci pure l'altro lato
Immigrato
Ora dimmi perché mi hai puntato

Potevi andar dal mio vicino pakistano
O a quel rumeno in subaffitto al terzo piano
Ma hai scelto me
Il mio deretano
Dimmi perché
Perché, perché perché perché?
Prima l'italiano!

Immigrato
Chi ha lasciato il porto spalancato?
Immigrato
Ma non ti avevano rimpatriato?
Immigrato
Immigrato

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