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Milleproroghe e cinema: riecco la tassa sul biglietto!

Un euro in più sul prezzo dei cinema per aumentare i fondi destinati alle agevolazioni fiscali della produzione cinematografica. Ma dalla tassa sono escluse le sale parrocchiali.
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Milleproroghe tassa biglietto cinema

Se tutto va male, dal prossimo luglio andare al cinema costerà un euro in più. Il già astronomico prezzo del biglietto passerebbe quindi da 7,70 euro a 8,70, spiccioli più spiccioli meno. E' quanto si legge in un emendamento proposto dal governo in Senato per il decreto ribattezzato Milleproroghe: "è istituito, per l’accesso a pagamento nelle sale cinematografiche, a esclusione di quelle delle comunità ecclesiali o religiose, un contributo speciale a carico dello spettatore pari a un euro, da versare all’entrata del bilancio dello Stato". Insomma, del decreto Milleproproghe se ne era parlato già un po' di tempo fa, ed ecco che adesso il contribuente deve sborsare un euro di tassa per permettere di costituire un fondo che servirà per coprire gli sgravi fiscali della produzione cinematografica. Ma, come al solito, dalla spesa sono esclusi i rappresentanti della religione cattolica, poiché la tassa non si applica sul biglietto delle sale parrocchiali.

Ricordate quando andare al cinema costava appena appena cinquemila lire, nella peggiore delle ipotesi settemila quando si trattava della programmazione serale durante il weekend? E va bene che con l'arrivo dell'euro i prezzi sono raddoppiati, ma i primi tempi la spesa per un film di sera si attestava sui cinque – sei euro. Inoltre tutti i multisala prevedevano giornate intere di sconti, in cui andare al cinema costava appena appena 3,50 euro. E questo sì che aiutava gli incassi, perché a tale cifra le persone andavano al cinema anche solo per il gusto di uscire con gli amici, senza nemmeno preoccuparsi di scegliere tra i film in uscita. Poi i prezzi sono aumentati sempre di più e adesso va bene se uno sconto lo otteniamo a 4,50 euro, mentre il prezzo del biglietto intero è ormai 7,70 euro. Per non parlare dell'avvento del 3D che costringe spesso gli spettatori a sborsare 10 euro quando non c'è una versione non stereoscopica della pellicola.

Polemiche dall'opposizione sul decreto Milleproroghe: "Non è accettabile che paghino gi spettatori" contrasta Francesco Rutelli di Alleanza per l'Italia, "Il prezzo maggiorato allontanerà le persone dal cinema" ribatte l'Italia dei Valori. Se la misura passa entrerà in vigore dal primo luglio 2011 fino al 31 dicembre 2013, e secondo le stime del governo frutterà alle casse dello Stato 45 milioni nel 2011, e 9o milioni nel 2012 e 2013. Ma saranno probabilmente i box office a rimetterci. Staremo a vedere.

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