Moonlight, di cosa parla il film che ha vinto l’Oscar 2017
Moonlight, il film che ha vinto l'Oscar come "Miglior Film", potrebbe rischiare in maniera superficiale di subire l'effetto negativo della grande gaffe che c'è stata in diretta, con Warren Beatty che ha erroneamente annunciato "La La Land" come film vincitore della statuetta. Il film di Barry Jenkins ("Medicine for Melancholy") è invece un capolavoro acclamato da pubblico e critica in tutto il mondo, già vincitore del Golden Globe per il Miglior film e disponibile nelle nostre sale dal 23 febbraio.
La trama di Moonlight
Ma di cosa parla il "Miglior film" del 2017? È un racconto di formazione che segue infanzia, adolescenza ed età adulta di Chiron, un ragazzo di colore cresciuto a Miami, che cerca di trovare una strada, il suo posto nel mondo. Basato sull'opera teatrale "In Moonlight Black Boys Look Blue" di Tarell Alvin McCraney, Moonlight è una storia corale ben interpretata e che vede come protagonista Trevante Rhodes e, a completare il cast, Mahershala Ali, il Remy Danton di "House of Cards" che grazie a Moonlight ha vinto il premio come Miglior attore non protagonista, e ancora Janelle Monàe e Jharrel Jerome.
Il film è suddiviso in tre capitoli: "Piccolo", "Chiron" e "Black". Nel primo capitolo conosciamo Chiron, bambino afroamericano conosciuto da tutti come "Piccolo" che ha una madre che ama drogarsi e vivere senza regole, trascurando la crescita e la formazione di suo figlio che cresce in un contesto di disagio e violenza. Saranno Juan e Teresa ad offrirgli un'alternativa, uno sguardo diverso sul mondo che vive. Nel secondo capitolo, Chiron cresce ma i problemi vissuti nell'infanzia non si attenuano. La madre continua a vivere male, così Chiron torna a rifugiarsi a casa di Juan e Teresa per trovare qualcuno che sappia ascoltarlo. Nel terzo ed ultimo capitolo, Chiron è ormai un uomo adulto, gira per le strade di Atlanta sempre armato della sua pistola. Il passato lasciato alle spalle è pronto a tornare per lui.