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Morgan Freeman sulla marijuana: “La mangio, la bevo, la sniffo, la fumo”

L’attore è un attivo sostenitore della legalizzazione della cannabis, come spiega al ‘Daily Beast’: “Per i miei problemi al braccio è l’unica terapia del dolore. Ecco perché secondo me la parola d’ordine è: legalizzare su tutta la linea!”
A cura di Valeria Morini
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Seguendo l'esempio di molti colleghi (vedi, tra gli ultimi, la Roseanne Barr di "Pappa e ciccia"), anche Morgan Freeman si lancia in un'infuocata difesa della legalizzazione della marijuana. Negli Stati Uniti il dibattito è molto acceso e sono in molti a chiedere al governo che il consumo della cannabis venga reso legale per fini terapeutici. Chi l'avrebbe mai detto che tra i più accaniti sostenitori della battaglia pro-marijuana ci sarebbe stato un vecchio leone di Hollywood come il grande Freeman? L'attore ha raccontato al Daily Beast di esserne un attivo consumatore, soprattutto per combattere il dolore:

La mia prima moglie mi hai introdotto all'uso della marijuana molti anni fa. Come la prendo? In qualunque modo: la mangio, la bevo, la fumo, la sniffo! La marijuana ha molti utilizzi. Io soffro di fibromialgia a un braccio e l'unica cosa che mi offre un sollievo dal dolore è la marijuana. Si è scoperto che nei bambini affetti da crisi di epilessia può alleviarne i sintomi e consentire loro di condurre una vita normale. Ecco perché secondo me la parola d'ordine è: "legalizzare su tutta la linea!"

Sugli effetti negativi per l'ordine pubblico, Freeman non ha dubbi e fornisce un esempio significativo:

Guardate come è andata a Woodstock nel 1969. Hanno detto: "Non vogliamo impedire alla gente di fumare marijuana" e non ci sono stati problemi né disordini. E guardate invece quello che è successo nel '99.

Il riferimento è al concerto che si tenne nel 1999 per le celebrazioni del quarantesimo anniversario del celebre raduno musicale, quando il divieto di consumare cannabis durante l'evento generò diversi scontri e arresti.

Sempre attivissimo sul grande schermo, da anni il 78enne attore di Memphis, premio Oscar per "Million Dollar Baby", macina ritmi da 2-3 film l'anno. A breve, lo vedremo in "Ted 2", nel thriller "Momentum" e in "Last Knights". Inoltre, sarà nel cast di uno dei kolossal più attesi degli ultimi tempi, il remake di "Ben Hur".

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