Morta Juanita Moore, la straordinaria Annie del film “Lo specchio della vita”
Juanita Moore è morta, a darne la notizia il nipote Kirk Kelleykahn (a sua volta attore), che ha comunicato il suo decesso avvenuto il 1 gennaio 2014 nella sua casa di Los Angeles. È morta a 99 anni, ma ha lasciato comunque un vuoto incolmabile nel patrimonio artistico di Hollywood. Celebre fu la sua nomination all'Oscar per il ruolo della domestica/amica di Lana Turner nel classico cult del 1959 "Imitation of Life" (Lo specchio della vita), soprattutto perché la Moore fu solo la quinta artista di colore ad essere nominato per un Oscar.
Il commovente film del 1959, basato su un romanzo di Fannie Hurst e posto come remake di un film 1934, racconta la storia di un'aspirante attrice di successo (Lana Turner) che ai suoi esordi da "squattrinata" debuttante nel mondo della pubblicità conosce una donna di colore di nome Annie Johnson. Quest'ultima diviene ben presto sua domestica e amica, andando a vivere con lei e la piccola Susie, di soli 6 anni. Sua coetanea e subito complice è la ribelle Sara Jane, figlia caucasica di Annie, che crescendo inizia a darle seri problemi a causa della mancata accettazione dell'origine di colore materna (che a quei tempi ancora implicava forti discriminazioni umane e civili).
Intrighi amorosi, una forte componente sentimentale e tante irrefrenabili lacrime: una miscela esplosiva, che fece raccogliere enormi consensi sia a Juanita Moore che a Susan Kohner, l'attrice che interpretò sua figlia Sara Jane. Entrambe vennero candidate ai Premi Oscar e ai Golden Globe come migliori attrici non protagoniste, sebbene solo la Kohner vinse il secondo ambito premio. "La gratificazione degli Oscar fu eccezionale, ma ricordo di aver lavorato duro per arrivare fin lì" disse la Moore al Los Angeles Times nel 1967.