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Morta Shirley Knight, l’attrice due volte nominata agli Oscar ha lavorato con Francis Ford Coppola

All’età di 83 anni si è spenta l’attrice americana Shirley Knigth. Nel corso della sua lunga carriera, costellata di successi tra cinema, teatro e televisione, ha lavorato con registi del calibro di Francis Ford Coppola e Lee Strasberg. Negli Anni Sessanta ha ricevuto per ben due volte la nomination agli Oscar e in seguito ha vinto anche un Tony Awards. Per quanto riguarda la tv è stata nominata per ben otto volte agli Emmy Awards, vincendone due. La notizia della morte è stata diffusa dalla figlia Kaitlin Hopkins.
A cura di Ilaria Costabile
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È morta all'età di 83 anni l'attrice Shirley Knight. Nel corso della sua lunga carriera è stata per ben due volte nominata agli Oscar e ha lavorato con registi di fama mondiale come Francis Ford Coppola. Fu molto attiva anche in ambito teatrale, dove è stata diretta da artisti come Lee Strasberg ed è stata nominata per due Tony Awards, vincendone uno. Tra i suoi ruoli più recenti c'è da ricordare quello di Phyllis Van de Kamp, suocera di Marcia Cross in una delle serie tv più longeve e famose di sempre: "Desperate Housewives", ruolo per il quale è stata nominata agli Emmy Awards, premio per cui è stata candidata ben otto volte. Si è spenta, in Texas, a casa della figlia Kaitlin Hopkins, che ha divulgato la notizia.

La carriera tra cinema e teatro

Originaria del Kansas dove era nata il 5 luglio del 1936, Shirley Knight divenne ben presto, anche per la sua bellezza, uno dei volti più noti del cinema dove approdò da giovanissima. Fin da subito riscosse un grande successo, tanto da essere nominata agli Oscar nel 1960 come miglior attrice non protagonista per la versione cinematografica dell'opera teatrale di William Inges "The Dark at the Top of the Stairs". A distanza di due anni dalla prima, ebbe la seconda nomination agli Oscar, sempre come attrice non protagonista, per aver interpretato una donna sedotta e abbandonata da Paul Newman nel film "Sweet Bird of Youth", basato sull'opera teatrale del Tennessee Williams. Una volta andata via dalla sua terra d'origine per approdare ad Hollywood decise di trasferirsi a New York dove lavorò e studiò con Lee Strasberg, fondatore dell'Actor Studio, una delle più importanti scuole di recitazione al mondo. In quegli anni debuttò a teatro, nel 1964, ne "Le tre sorelle" di Cechov diretta proprio da Strasberg. Nonostante amasse il teatro non abbandonò del tutto Hollywood, dove girò film come "The Group" (1966), Dutchman (1967) e nel 1969 interpretò una donna incinta che fugge da un giocatore di football nel film "The Rain People" di Francis Ford Coppola. 

La vittoria del Tony Awards e le otto nomination agli Emmy

Dopo aver sposato il produttore Gene Persoff, padre della figlia maggiore, Kaitlin, Shirley Knight una volta archiviato questo matrimonio decise di trasferirsi con il suo secondo marito in Inghilterra. Aveva sposato, infatti, il drammaturgo inglese John Hopkins dal quale ebbe la sua seconda figlia Sophie. Per qualche tempo decise di abbandonare la recitazione, dedicandosi alla famiglia, ma dichiarò spesso che recitare era la cosa che sapeva fare meglio. Nel 1976 vince, infatti, un Tony Awards per il ruolo da protagonista nella commedia "Kennedy's Children". A partire dagli Anni Ottanta iniziò la sua carriera televisiva che le portò un discreto successo, tanto da essere nominata otto volte agli Emmy Awards tra il 1981 e il 2006, vincendone due. Nel 1988 vinse un premio come attrice per aver interpretato la madre di Mel Harris in "Thirtysomething", la serie tv in Italia conosciuta con il titolo di "In famiglia e con gli amici". Fu nel 1995 che vinse due Emmy uno per un ruolo di attrice non protagonista nel film drammatico TV "Indictment: The McMartin Trial", e un secondo per un ruolo di attrice ospite come vittima di un omicidio in "NYPD Blue".

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