Morte di Paul Walker, Porsche nega responsabilità: “L’incidente fu per guida spericolata”
La notizia della denuncia da parte della figlia di Paul Walker indirizzata alla Porsche, la casa che aveva prodotto l'automobile sulla quale perdeva la vita, due anni fa circa, l'attore di Fast & Furious e il suo collega e amico Roger Rodas ha certamente costretto la casa automobilistica tedesca, già in parte coinvolta dalla bufera dello scandalo emissioni Volkswagen, a metterci la faccia e rispondere pubblicamente alle accuse. I legali di Meadow Walker hanno infatti presentato una documentazione nella quale definivano le auto Porsche inadeguate a stare in strada e accusavano la casa di essere, sostanzialmente, responsabile della morte dei due.
La Porsche ha prontamente risposto, così come riporta la CNN, limitando le proprie responsabilità rispetto alla questione, confermando quanto già detto in passato, ovvero sottolineando la guida spericolata e la velocità eccessiva cui l'auto stava andando prima dell'impatto contro un albero e sottolineando che Paul Walker, secondo quanto riportato dall'autopsia e stabilito dalle forze dell'ordine in seguito alla morte era ancora vivo dopo l'impatto e quando l'automobile è andata in fiamme. "Come detto in passato siamo intristiti ogni qualvolta qualcuno resti ferito in un veicolo Porsche, ma crediamo che il report delle autorità, in questo caso, stabilisca come questo tragico incidente derivi da guida spericolata e velocità eccessiva," questo afferma la nota ufficiale di Porsche. Nessun commento aggiuntivo rispetto ai risvolti nella vicenda legale da parte della casa.
I punti sui quali si basa la denuncia dei legali di Meadow Walker, 16 anni, toccano alcuni elementi di debolezza dell'automobile: prima di tutto che il modello specifico non avesse in dotazione un sistema di stabilità alla guida come tutti gli altri modelli prodotti dalla casa tedesca; in secondo luogo il posizionamento del serbatoio carburante, il quale avrebbe provocato la morte di Walker. Questo perché è stato dimostrato che l'attore, effettivamente ancora vivo dopo l'impatto, avesse nei polmoni una grossa quantità di fumo, che presumibilmente ha potuto causare la morte, o comunque gli avrebbe reso impossibile uscire dall'automobile (al netto del fatto che Walker, dopo l'impatto, avesse alcune costole e il bacino rotto, il che rende improbabile l'idea che potesse liberarsi da solo e scampare alle fiamme).