Morto Sean Connery a 90 anni, addio al leggendario James Bond
Lutto nel mondo del cinema. Si è spento all'età di 90 anni Sean Connery, una delle ultime grandi star dell'età d'oro di Hollywood, nonché il più amato tra tutti i James Bond che hanno interpretato la saga di 007. Oltre al ruolo dell'agente segreto più famoso al mondo, resta indimenticato per film come "Gli intoccabili" (suo unico premio Oscar), "Indiana Jones e i l'ultima crociata" e "Caccia a ottobre rosso". Assente da anni dalla recitazione, aveva spento 90 candeline lo scorso 25 agosto. L'annuncio della scomparsa è arrivato dal sito della Bbc, che cita fonti della famiglia.
Le cause della morte
È proprio il sito britannico a fornire le circostanze della scomparsa di Connery: "Sir Sean è morto durante la notte nel sonno, mentre si trovava alle Bahamas. Risulta che non fosse in buona salute da tempo". L'attore, proclamato cavaliere dalla Regina Elisabetta nel 2000, non recitava dal 2003, quando era apparso per l'ultima volta sul grande schermo nel ruolo di Allan Quatermain nel film "La leggenda degli uomini straordinari".
La carriera straordinaria di Sean Connery
Nato il 25 agosto 1930 a Edimburgo, l'attore scozzese aveva iniziato a recitare a metà anni 50 e si era fatto notare nel classico del genere bellico "Il giorno più lungo", ma la popolarità era arrivata con la saga di 007. Nel 1964, nel pieno della fama nei panni di James Bond, aveva lavorato con Alfred Hitchcock nel capolavoro "Marnie", al fianco di Tippi Hedren. Poi, negli anni, una sequela di ruoli di culto ben oltre quello, arcinoto, della spia al servizio di Sua Maestà: il fascinoso capo berbero in "Il vento e il leone" di John Milius, lo scalcagnato ma ancora affascinante Robin Hood di "Robin e Marian" di Richard Lester, l'avventuriero di "L'uomo che volle farsi re" di John Huston, l'iconico Guglielmo da Baskerville di "Il nome della rosa" di Jean-Jacques Annadu, produzione internazionale dal best seller del nostro Umberto Eco, l'enigmatico ufficiale sovietico Marko Ramius in "Caccia a ottobre rosso", l'eroico e malinconico Jimmy Malone in "Gli intoccabili", lo spadaccino Ramirez in "Highlander", l'adorabile papà di Indy Henry Jones sr. in "Indiana Jones e l'ultima crociata", Re Riccardo Cuor di Leone nel cameo di "Robin Hood principe dei ladri", Re Artù ne "Il primo cavaliere", il galeotto John Patrick Mason in "The Rock", il ladro gentiluomo Mac in "Entrapment".
Tutti i film di 007 con Sean Connery
Immancabilmente legato alla saga di 007, ha interpretato Bond nei primi film della saga: "Licenza di uccidere" (1962), "A 007, dalla Russia con amore" (1963), "Missione Goldfinger" (1964), "Thunderball (Operazione tuono)" (1965), "Si vive solo due volte" (1967). Poi è tornato nel settimo "Una cascata di diamanti" (1971), dopo la parentesi di George Lazenby in "Al servizio segreto di Sua Maestà", (1969). Aveva detto "mai più", ma ha cambiato idea quando, nel 1983, ha di nuovo vestito i panni di Bond in un film apocrifo, sostanziale remake di "Thunderball", che non a caso si intitola "Mai dire mai". Secondo un sondaggio, in Uk resta lo 007 più amato dal pubblico.
L'Oscar e gli altri premi
Interprete di grandiosa presenza scenica, il divo scozzese ha conquistato un solo Oscar, quello per "The Untouchables – Gli intoccabili", in cui, diretto da Brian De Palma (con le musiche indimenticabili di Ennio Morricone) dà vita all'epopea gangsteristica della caccia ad Al Capone insieme a Kevin Costner, Andy Garcia, Charles Martin Smith e Robert De Niro. Connery ha vinto però anche due Bafta (gli Oscar inglesi: uno per "Il nome della rosa", oltre al premio Academy Fellowship) e tre Golden Globe (per "Gli intoccabili", oltre al Cecil B. DeMille Award e all'Henrietta Award). Di se stesso disse: "Forse non sono un buon attore, ma qualsiasi cosa avessi fatto sarebbe stata peggio".
Curiosità su Sean Connery, dall'amore per il calcio all'ambiente
Connery era un grande sportivo: giocava a golf e a tennis e adorava anche il calcio ed era vicepresidente dei Rangers Glasgow (si oppose alla cessione di Gattuso). Grandissimo l'amore per la sua Scozia, al punto da tatuarsi "Scotland Forever" sul braccio destro (insieme a "Mom & Dad"), portare spesso il kilt in pubblico e supportare il Partito Nazionale Scozzese. Era infine anche grande difensore dell'ambiente: vegano, faceva parte dell'Advisory Board dell'organizzazione per la protezione della vita marina Sea Shepherd e lottò contro l'ostruzione di una costiera alle Bahamas, la terra in cui ha passato i suoi ultimi giorni.