“Morto Stalin, se ne fa un altro”: il film di Armando Iannucci con Steve Buscemi
Lo scozzese, di origini napoletane, Armando Iannucci sta per arrivare nei nostri cinema con una delle commedie più attese d’inizio 2018. Si tratta di “Morto Stalin, se ne fa un altro”(“The Death of Stalin”), adattamento per il grande schermo de “La morte di Stalin”, il romanzo grafico di Fabien Nury e Thierry Robin. La pellicola, ambientata dopo la morte di Stalin, dittatore dell’Unione Sovietica. Il suo decesso, però, verrà dichiarato ufficialmente solo due giorni dopo e, in quelle 48 ore, la sua squadra – composta dai figli Vasilij e Svetlana, dal generale Georgij Žukov, Nikita Khrushchev, Georgij Malenkov e da Lavrentij Berija. si scontrerà per il potere, dando vita a scene surreali e folli. Iannucci ha scritto anche lo script, con la collaborazione di David Schneider, Ian Martin e Peter Fellows e nel cast ci sono star del calibro di Steve Buscemi, Simon Russell Beale, Rupert Friend, Jason Isaacs, Jeffrey Tambor e la bellissima Olga Kurylenko. Dopo il passaggio al Toronto International Film Festival e al Torino Film Festival, il film sbarcherà nelle nostre sale a partire dal 4 gennaio 2018.
La trama
Durante la notte del 2 marzo 1953, c'è un uomo che sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque: è un tiranno. Un sadico. Un dittatore. È Joseph Stalin. Il Segretario Generale dell'Unione Sovietica (che forse in questo momento si sta pentendo di aver fatto rinchiudere nei Gulag tutti i medici più capaci…). È lì lì. Non ne avrà ancora per molto. Sta per tirare le cuoia…e se ti giochi bene le tue carte, il suo successore potresti essere tu.
Il cast
Gli attori che formano il cast sono: Steve Buscemi (Nikita Kruščëv), Simon Russell Beale (Lavrentij Berija), Paddy Considine (Compagno Andrjev), Rupert Friend (Vassilij Stalin), Jason Isaacs (Georgij Žukov), Michael Palin (Vjačeslav Molotov), Andrea Riseborough (Svetlana Stalin), Jeffrey Tambor (Georgij Malenkov), Olga Kurylenko (Maria Judina), Paul Chahidi (Nikolaj Bulganin), Dermot Crowley (Lazar Kaganovič), Adrian McLoughlin (Giuseppe Stalin) e Paul Whitehouse (Anastas Mikojan).
Le curiosità sul film che dovete sapere
1. Il film è stato candidato a ben 14 British Independent Film Awards senza però riuscire a vincerne neanche uno.
2. Nel settembre 2017, un Ministro della cultura russo annunciò che le autorità del paese stavano considerando di porre un divieto sul film.
3. Armando Iannucci ha voluto che i personaggi non avessero l’accento russo perché probabilmente al pubblico non sarebbe piaciuto ma anche perché non voleva che i suoi attori si preoccupassero del loro accento nei momenti d’improvvisazione.